Euro ai massimi contro il dollaro dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina

L'euro contro il dollaro è ora salito ai massimi da quando la Russia invase l'Ucraina più di 3 anni fa. Una buona notizia per i consumatori.
5 giorni fa
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Euro ai massimi contro il dollaro da oltre 3 anni
Euro ai massimi contro il dollaro da oltre 3 anni © Licenza Creative Commons

Non era stato così forte contro il dollaro da quando la Russia invase l’Ucraina il 24 febbraio del 2022. L’euro è salito ai massimi da oltre 3 anni contro la divisa americana a un cambio di 1,14 nella seduta di ieri. Il giorno in cui il presidente Donald Trump annunciò i dazi – era il 2 aprile scorso – il cambio stava a 1,0855. Da allora siamo in presenza di un rafforzamento di circa il 5%. Più che di euro forte, però, dovremmo parlare di indebolimento del dollaro. Dai massimi toccati a gennaio segna un pesante -9% contro le altre principali valute mondiali. E questo dato molto probabilmente impedirà alla Federal Reserve di tagliare i tassi di interesse al board di maggio, mentre la Banca Centrale Europea (BCE) quasi certamente ridurrà i suoi di un altro 0,25%.

Petrolio e gas giù sui mercati

Questo è il primo effetto positivo dell’euro ai massimi da anni. Un cambio forte riduce i costi delle importazioni e, di conseguenza, anche l’inflazione. Un esempio lo offre il petrolio. Il 2 aprile scorso quotava sui mercati internazionali a quasi 75 dollari con un cambio euro-dollaro, come detto, in area 1,0850. Ieri, risultava sceso a circa 63,50 dollari con un cambio a 1,14. Spendevamo prima più di 69 euro al barile, mentre adesso meno di 56 euro. Un crollo superiore al 20% in meno di due settimane. Tradotto: ci sarebbero margini per un calo del carburante alla pompa fino a 11 centesimi al litro rispetto ai livelli di inizio mese. Altra buona notizia: il gas alla Borsa di Amsterdam è sceso a 33 euro per Mega-wattora, ai minimi dal settembre scorso e ora “solo” a +10% su base annua.

Due mesi fa aveva superato i 58 euro.

Euro ai massimi dal 2022 con distensione USA-Russia

Un euro ai massimi da 3 anni ci dice probabilmente anche che il mercato stia scontando la fine della guerra tra Russia e Ucraina con un qualche accordo tra le parti. Trump ha inviato proprio ieri Steve Witkoss in Russia per incontrare il presidente Vladimir Putin. La distensione con gli USA c’è da settimane, anche se le trattative sul cessate il fuoco sembrano essersi impantanate. Ad avere affossato in questi anni la moneta unica è stata la crisi dell’energia, che ha portato al rallentamento dell’economia e all’esplosione dei prezzi al consumo. I dati stanno finalmente girando al contrario: petrolio e gas ripiegano, mentre le tensioni geopolitiche attorno alla guerra russo-ucraina si riducono.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

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