Mercoledì scorso, l’euro è sceso sotto la parità con il franco svizzero per la prima volta da marzo. Nelle ore successive, il tasso di cambio si attestava fino a un minimo di 0,9966, ai minimi di sempre. In altre parole, la valuta elvetica non è mai stata così forte contro la moneta unica. Ad avere dato il là agli acquisti è stato probabilmente il dato sui depositi a vista delle banche commerciali presso la Banca Nazionale Svizzera (BNS), in calo di 3,37 miliardi a 748,46 miliardi di franchi la scorsa settimana.
Franco svizzero su per paura nell’Eurozona
La BNS ha alzato i tassi d’interesse a sorpresa al board di giugno, anticipando la stretta monetaria della BCE. Anche questo elemento gioca a favore del franco svizzero. Infine, le vendite di euro sono state alimentate dai timori sulla possibile recessione nell’Eurozona. Il mercato inizia a credere che la BCE non sarà in grado di alzare i tassi come vorrebbe e dovrebbe, data l’alta inflazione nell’area, a causa della debole congiuntura economica.
Il franco svizzero guadagna così il 10% contro l’euro nell’ultimo anno. Perde circa il 3% contro il dollaro, ma sappiamo quanto il biglietto verde si sia rafforzato negli ultimi mesi contro le altre valute mondiali. La valuta elvetica è tipicamente un bene-rifugio per i capitali di tutto il pianeta. In particolare, diventa attrattiva nei momenti di maggiore tensione dell’Eurozona.