Evasori fiscali in Italia, quali sono le regioni più disoneste

In Italia gli evasori fiscali sono più numerosi al Sud, con Calabria, Campania e Puglia in testa, mentre il Nord incide di più in valore assoluto.
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evasori fiscali

La classifica dei furbetti è qui, ma diamo il giusto nome alle cose. Con gli evasori fiscali siamo a che fare con veri e propri disonesti. Ciò appresenta una delle principali sfide economiche e sociali per l’Italia. Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, basata su dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione e di altri enti fiscali, nel Paese si registrano 22,8 milioni di contribuenti con debiti aperti verso il Fisco. Di questi, 19,2 milioni sono persone fisiche, tra cui 16,3 milioni di lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito. Il restante 3,6 milioni riguarda società di capitali, di persone e ditte individuali.

Distribuzione geografica degli evasori fiscali

L’analisi evidenzia una marcata differenza territoriale nell’evasione fiscale. Sebbene le regioni del Nord producano la maggior parte della ricchezza nazionale, il 58% dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni è attribuibile alle regioni del Centro e del Sud Italia, pari a 739,3 miliardi di euro. Questo dato suggerisce una maggiore propensione all’evasione nelle regioni meridionali rispetto a quelle settentrionali.

Classifica delle regioni con maggiore evasione fiscale

Di seguito, una classifica delle regioni italiane in base all’importo evaso ogni 100 euro di gettito fiscale incassato:

  • Calabria: 21,3 euro evasi ogni 100 euro incassati, per un totale di 2,7 miliardi di euro.
  • Campania: 20 euro evasi ogni 100 euro incassati, con un’evasione totale di 8,5 miliardi di euro.
  • Puglia: 19,2 euro evasi ogni 100 euro incassati, per un totale di 5,8 miliardi di euro.
  • Sicilia: 19 euro evasi ogni 100 euro incassati, con un’evasione totale di 6,6 miliardi di euro.
  • Sardegna: 17,8 euro evasi ogni 100 euro incassati, per un totale di 2,4 miliardi di euro.
  • Molise: 17,4 euro evasi ogni 100 euro incassati.
  • Basilicata: 16,5 euro evasi ogni 100 euro incassati.
  • Umbria: 15,5 euro evasi ogni 100 euro incassati, con un’evasione totale di 1,4 miliardi di euro.
  • Abruzzo: 14,9 euro evasi ogni 100 euro incassati.
  • Marche: 13,1 euro evasi ogni 100 euro incassati.

Al contrario, le regioni più virtuose includono la Provincia Autonoma di Bolzano, con 9,3 euro evasi ogni 100 euro incassati, e la Lombardia, con 12,7 euro evasi ogni 100 euro incassati. In termini assoluti, la Lombardia registra l’evasione più elevata, con 13,6 miliardi di euro non versati, seguita dal Lazio con 9,1 miliardi di euro.

Settori economici e l’impatto del lavoro nero

L’evasione fiscale in Italia è strettamente legata al fenomeno del lavoro nero. Secondo l’Eurispes, l’economia sommersa nel Paese ha generato, nel decennio 2007-2017, almeno 549 miliardi di euro l’anno. Di questo, il 54,5% è attribuibile al lavoro irregolare, il 28,4% all’evasione fiscale da parte di aziende e imprese, e il 16,9% all’economia informale. Il settore agricolo, in particolare, presenta un’alta incidenza di lavoro nero, soprattutto nelle regioni meridionali come Calabria, Campania, Sicilia e Puglia. Questo non solo priva lo Stato di entrate fiscali significative, ma contribuisce anche a condizioni lavorative precarie e alla concorrenza sleale tra le imprese.

Strumenti per il contrasto all’evasione fiscale

Per combattere gli evasori fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha implementato strumenti avanzati di analisi dei dati. Uno di questi è il software VeRa (Verifica dei Rapporti Finanziari), che incrocia i dati dell’Archivio dei rapporti finanziari con altre informazioni fiscali per individuare anomalie tra redditi, conti correnti e patrimoni dei contribuenti.

Questo sistema consente di creare profili di rischio e di indirizzare le verifiche verso i soggetti con maggiori probabilità di evasione. Tuttavia, l’utilizzo di tali strumenti solleva questioni relative alla privacy e alla protezione dei dati personali, richiedendo un equilibrio tra efficacia nel contrasto all’evasione e tutela dei diritti dei cittadini.

L’evasione fiscale in Italia rappresenta una problematica complessa e radicata, con significative differenze regionali. Mentre le regioni del Sud mostrano tassi di evasione più elevati in rapporto al gettito fiscale, le regioni del Nord, pur avendo tassi percentuali inferiori, contribuiscono in termini assoluti con cifre più elevate a causa della maggiore attività economica. Affrontare efficacemente l’evasione fiscale richiede un approccio integrato che combini strumenti tecnologici avanzati, come il software VeRa, con politiche mirate a ridurre il lavoro nero e a promuovere la cultura della legalità fiscale in tutto il Paese.

I punti chiave.

  • Le regioni con la maggiore evasione fiscale sono Calabria, Campania e Puglia, mentre la Lombardia è quella con il valore assoluto più alto.
  • Il lavoro nero incide fortemente sull’evasione, soprattutto nel settore agricolo e nelle regioni del Sud.
  • L’Agenzia delle Entrate utilizza strumenti avanzati come VeRa per individuare anomalie fiscali e contrastare l’evasione.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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