Che cosa fare se l’ex marito si dichiara nullatenente per non pagare gli alimenti e invece guadagna di più di quanto non faccia risultare al Fisco? Il diritto al mantenimento non è più subordinato al tenore di vita da sposati ma è in ogni caso rapportato a quanto l’ex marito guadagna, o meglio, dichiara di guadagnare. Che ci siano spesso tentativi di abbassare il reddito dichiarato proprio per eludere il Fisco (e abbassare l’importo dell’assegno di mantenimento) è abbastanza noto.
La giurisprudenza ha apportato dei correttivi. Qualche prezioso suggerimento arriva da una recente sentenza del tribunale di Roma (n. 11194/17). Chi vuole apparire povero agli occhi del Fisco, spesso infatti “dimentica” di esserlo anche nella vita di tutti i giorni. Che cosa significa? Che il suo tenore di vita contraddice quanto dichiarato di reddito. Nel caso di specie, il giudice aveva incaricato la polizia tributaria di approfondire alcune palesi contraddizioni.
Diritto agli alimenti: conta il reddito dichiarato o il tenore di vita?
Riportiamo uno stralcio della lettera che ci ha scritto la signora Rossella M. in merito ad un caso simile: “il mio ex marito non passa gli alimenti ai figli definiti a 400 euro totali al mese, perché risulta che non lavora, ma io so che non è così. Questo perché tutti i fine settimana che i miei figli vanno da lui sia il sabato che la domenica li porta dai vari clienti. Ho dedotto che abbia fatto aprire una società a nome di un’altra persona, come ha fatto con me. Cosa posso fare? Lui è un tecnico informatico e lavora con aziende, quindi emette fatture. Grazie mille in anticipo”.
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