Per gli addetti ai servizi di pulizia e i facchini la pensione scatta a 63 anni di età. Lo prevede da quest’anno la normativa relativa ai mestieri gravosi che interessa una certa categoria di lavoratori sottoposta a particolari condizioni di stress e fatica.
Per costoro è necessario aver maturato almeno 36 anni di contributi. La metà dei quali devono risultare versati durante il lavoro pesante. O, in alternativa, 7 anni negli ultimi 10 di impiego nella mansione.
Addetti ai servizi di pulizia e facchini in pensione a 63 anni
Per andare in pensione a 63 anni, o meglio con Ape Soicale è quindi necessario aver svolto per molto tempo il lavoro di facchino o addetto ai servizi di pulizia.
Gli addetti ai servizi di pulizia e i facchini, se prestano attività anche di notte possono fruire anche della opzione riservata ai turnisti di questo tipo. Per i lavoratori notturni è necessario soddisfare il requisito minimo di ore lavorate di notte. Il che comporta l’accesso alla pensione con età anagrafica differente rispetto ai requisiti di Ape Sociale.
Chi sono gli addetti ai servizi di pulizia e i facchini
Ma quali sono le attività che rientrano nelle caratteristiche del lavoro del facchino o dell’addetto alle pulizie per le quali si ha diritto alla pensione anticipata? Si tratta di tutte quelle mansioni riconducibili allo svolgimento di compiti ingrati o faticosi.
Rientrano nella casistica i portabagagli negli alberghi, nelle stazioni ferroviarie, nei porti, aeroporti, o altri mezzi di trasporto, gli addetti alle operazioni di carico e scarico di merci in imprese di trasloco o di spedizione. Poi tutti coloro che si occupano di pulizie, normalmente dipendenti da cooperative specializzate.
L’addetto/a alle pulizie si occupa generalmente di mantenere l’igiene e la pulizia degli ambienti, in ambito domestico, commerciale o dei servizi. Vi rientrano anche coloro che si occupano di sanificazione dei luoghi di lavoro e gli operatori ecologici.