Pensione insufficiente per vivere e troppo bassa per arrivare a fine mese? Sicuramente chi si trova in questa situazione non è solo. Tantissimi pensionati percepiscono trattamenti troppo bassi e spesso non sfruttano tutte le normative esistenti. Esistono strumenti che possono renderla più dignitosa.
“Buonasera, mi chiamo Renato e vorrei chiedervi qualcosa riguardo alle maggiorazioni sociali sulle pensioni. Io ne prendo una di poco superiore ai 500 euro al mese e mia moglie prende l’assegno sociale. Sommando le due prestazioni arriviamo a stento a 1.000 euro al mese, che non ci consentono di vivere bene.
Fai salire la tua pensione di oltre 136 euro al mese: ecco quando è possibile
Le maggiorazioni sociali e le integrazioni al trattamento minimo sono argomenti complessi sia da capire che da applicare. Il collegamento ai limiti reddituali di un nucleo familiare e le difformità applicate dalle istituzioni creano molte problematiche nel comprendere queste prestazioni. Tuttavia, le maggiorazioni sociali e l’integrazione al trattamento minimo sono strumenti utili per chi desidera un trattamento previdenziale o assistenziale più alto rispetto a quello percepito comunemente.
Per capire se la propria pensione può essere aumentata, bisogna partire dal certificato di pensione, il modello Obis/M, ovvero la “busta paga” del pensionato. L’interessato deve scaricare il modello dal portale dell’INPS, poiché da anni l’INPS non invia più questo documento a casa. È possibile ottenere il modello tramite un patronato o accedendo alla propria area riservata sul sito dell’INPS con SPID, CIE o CNS.
Pensione bassa? La maggiorazione sociale può incrementare l’importo
Nel modello Obis/M ci sono tutte le voci che compongono la prestazione pensionistica, sia attive che passive, come eventuali trattenute sindacali, IRPEF e addizionali trattenute, cessioni del quinto, assegni familiari ed eventuali maggiorazioni sociali applicate a integrazione.
Cosa sono le maggiorazioni sociali e come far crescere l’importo del trattamento
Per maggiorazione sociale si intende qualsiasi somma aggiuntiva su una pensione capace di portare il trattamento percepito a un importo più dignitoso. Una maggiorazione sociale è, ad esempio, la quattordicesima, una mensilità aggiuntiva che viene erogata a luglio per i pensionati con un trattamento fino a due volte il minimo previsto dall’INPS.
Le maggiorazioni sociali possono essere percepite da un pensionato a prescindere dal fatto che la sua pensione goda dell’integrazione al minimo. Riguardano pensioni basse e trattamenti assistenziali, come l’assegno sociale. Le maggiorazioni sociali sono normate dalla Legge numero 544 del 1988 e successive modifiche, come l’articolo 70 comma 6 della legge numero 388 del 2000 e l’articolo 38 della legge numero 448 del 2001, che introdusse l’incremento al milione.
Ecco le normative e come funzionano le maggiorazioni sociali
La maggiorazione deve essere richiesta dal pensionato al momento della presentazione della domanda di pensione o successivamente. Se le condizioni reddituali lo consentono, le maggiorazioni vengono applicate alla pensione e devono essere confermate ogni anno tramite i modelli RED.
Limiti di reddito per godere del surplus sulla pensione
Le maggiorazioni sono fisse e non si adeguano annualmente al costo della vita, ma variano in base all’età del pensionato:
- 25,83 euro al mese per pensionati over 60 ma non oltre 64 anni di età.
- 82,64 euro fino a 69 anni.
- 124,44 euro al mese per pensionati titolari di quattordicesima con almeno 70 anni di età, o 136,44 euro se non rientrano nella quattordicesima.
Per percepire la maggiorazione, la pensione non deve superare il valore del trattamento minimo INPS dell’anno in corso (598,61 euro al mese nel 2024).