Gentile Direttore,
ho letto diversi suoi articoli sui reati legati ai falsi profili Facebook e vorrei un consiglio su quanto mi è capitato. Una persona, spacciandosi per un’altra, ha contattato su Facebook mio fratello per ottenere notizie su di me che altrimenti non avrebbe potuto avere. Mio fratello, ingenuamente, ha fornito le notizie richieste poiché nascevano da una conversazione attinente e non sembravano estorte con cattive intenzioni. E’ capitato che durante le conversazioni con questa persona, che si era spacciata per un professionista del settore in cui mio fratello lavora, ci siano state delle videochiamate sempre tramite la messaggistica di Facebook che mio fratello ha registrato.
In attesa di un suo gentile riscontro la ringrazio anticipatamente.
Ho scritto diversi articoli su quali sono i reati legati ai falsi profili Facebook. Se il falso profilo è creato per portare vantaggio a se stesso o a terzi o per danneggiare altri con comportamenti molesti si commette un reato. Così come aprire un falso profilo per spiare i post di qualcun altro allo scopo di diffamare o danneggiare qualcuno.
Nel suo caso non solo il falso profilo è stato usato allo scopo di ingannare qualcuno per estorcere informazioni su di lei (suo fratello), e quindi la persona si è macchiata del reato di sostituzione di persona, ma ha utilizzato le informazioni di cui è venuta in possesso anche per provocarle un danno macchiandosi del reato di diffamazione.
Non serve che il profilo Facebook sia ancora aperto per sporgere denuncia alla Polizia Postale.
Per dubbi e domande contattami: [email protected]