“La famiglia nasce dal progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno“, afferma Papa Francesco. La famiglia, in effetti, è il nostro punto di riferimento in qualsiasi momento e circostanza della nostra vita. Lo sanno bene le persone con disabilità, che trovano nei loro famigliari un valido sostegno nell’affrontare le varie problematiche che la vita può portare con sé.
Oltre all’aspetto affettivo, però, bisogna fare i conti con questioni di ordine pratico.
Agevolazioni per chi acquista un’auto
Entrando nei dettagli i titolari di Legge 104 hanno il diritto di acquistare l’auto ottenendo una detrazione Irpef del 19% e l’IVA agevolata al 4%. Anche i caregiver, ovvero i famigliari che si prendono cura del soggetto con disabilità, possono utilizzare l’auto. Questo a patto che il mezzo venga utilizzato prevalentemente per compiere azioni volte ad aiutare il disabile, come ad esempio fare la spesa.
Non vi è alcuna norma, in effetti, che vieti al famigliare di un soggetto disabile di utilizzare il veicolo, anche in sua assenza. In tal caso, ovviamente, non sarà però possibile esporre il contrassegno invalidi. Allo stesso tempo, è bene sottolineare, nulla vieta un impiego del mezzo per scopi estranei alla cura e assistenza del famigliare con disabilità. Questo a patto che tale tipo di utilizzo avvenga in modo occasionale.
Tutti i familiari del disabile possono guidare una macchina comprata con le agevolazioni Legge 104?
In linea generale, stando al Codice della strada nulla vieta di utilizzare un mezzo intestato a una terza persona.
In caso contrario si rischia di incorrere in pesanti sanzioni. Tale obbligo, però, non scatta se il possessore convive con il proprietario del mezzo. Allo stesso modo chi vive nella stessa abitazione della persona con disabilità, non deve far annotare sulla carta di circolazione il fatto di utilizzare la sua auto.