Farmaci online: nell’era Covid-19 è record, mappa regioni

Nell'anno del Covid-19 c'è stato un record di autorizzazioni a vendere online farmaci. Le prime 5 regioni raggiungono il 60% di tutti gli esercizi online.
4 anni fa
1 minuto di lettura
Nell'anno del Covid-19 c'è stato un record di autorizzazioni a vendere online farmaci. Le prime 5 regioni raggiungono il 60% di tutti gli esercizi online.

Nell’anno della pandemia c’è il record di autorizzazioni per vendere farmaci online. Sono infatti 282 in più a portelo fare tra farmacie e parafarmacie rispetto al 2019. Ovviamente si tratta della vendita a distanza di prodotti senza obbligo ricetta. Questo dato è il più alto mai registrato fino ad ora e a rilevarlo è Farmakon, piattaforma di e-store farmacie e parafarmacie. La distribuzione geografica di queste ultime, però, mostra notevoli differenze. Le prime cinque regioni, ad esempio, raggiungono il 60% di tutti gli esercizi online mentre le ultime dodici solo il 16%.

Ricordiamo che il mercato dei farmaci online è sempre più utilizzato. Basti pensare che è possibile acquistarli anche da Fb Messanger.

Farmaci online: è record di autorizzazioni

Nel 2019 furono rilasciate 199 nuove autorizzazioni a farmacie e parafarmacie per vendere online e fu un record. A dirlo è Farmakon che, come detto, è la piattaforma, leader in Italia di creazione e-store per parafarmacie e farmacie. Essa ha analizzato infatti i nuovi ingressi nel registro del Ministero degli esercizi farmaceutici autorizzati ad operare online.
Rispetto alla fine del 2019 c’è un incremento del 31,5%. Questo significa che in un anno gli esercizi che possono vendere farmaci online senza ricetta sono 282 in più. Ricordiamo che la vendita e-commerce dei sop-otc è partita a gennaio 2016 con una circolare del Ministero della Salute. Da quella data ad oggi le farmacie e le parafarmacie che possono operare online sono in tutto 1145.

Farmaci online: distribuzione geografica farmacie e parafarmacie

Al 31 dicembre 2020 sono più di 1000 gli esercizi autorizzati a vendere farmaci senza obbligo di ricetta tra farmacie e parafarmacie. La prima regione con il numero più alto di attività è la Campania con 203 seguita da Lombardia con 133 e Piemonte con 129. Seguono il Lazio con 108 e l’Emilia Romagna con 101. Fanalino di coda per la Valle d’Aosta con 2, il Trentino Alto Adige con 8, il Friuli Venezia Giulia con 12 e la Basilicata con 14.


In merito a tali dati i fondatori di Farmakon comunicano che emerge un grosso divario tra i farmacisti. Ciò in merito alla trasformazione digitale. Non c’è infatti correlazione tra la densità del territorio e il tasso delle autorizzazioni all’e-commerce. Viene fatto l’esempio della Campania e della Sicilia in quanto tutte e due le regioni hanno 2.400 attività sul territorio. La prima, però, ha un bollino ministeriale per la vendita online di quattro volte superiore all’altra.

Farmaci: crescita per le prime 5 regioni italiane

Nei primi 6 mesi dello scorso anno le prime 5 regioni su indicate hanno mostrato una crescita di attività online. Il motivo è da additarsi al numero sempre più crescente di farmacisti che hanno deciso di vendere online a causa della diminuzione di traffico causato dalla pandemia. Il Covid, comunque, non ha cambiato le abitudini dei consumatori, le ha soltanto accelerate. Per Farmakon, infatti, l’e-commerce rappresenta il passaggio obbligato non solo per superare questo momento di incertezza ma anche per avere un vantaggio sul mercato vista la discesa in campo di Amazon.
[email protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Imposta minima mondiale sulle imprese?
Articolo precedente

L’imposta minima mondiale sulle imprese sarebbe un inferno fiscale

Obbligazioni 'fognatura' portoricane in corso di emissione
Articolo seguente

Obbligazioni ‘fognatura’ di Porto Rico, verso maxi-emissione a tassi ragionevoli