La nuova fase 2 dal 18 maggio è iniziata con i rincari per caffè, alimentari e parrucchieri. Le associazioni dei consumatori hanno denunciato una situazione generale che preoccupa considerando la lenta e difficile ripresa economica che ci attende dopo due mesi di lockdown.
Aumentano caffè, alimentari e parrucchieri
Oltre al prezzo del caffè, proposto in alcuni bar di Milano, Firenze e Roma a costi maggiori (fino a 2 euro a Milano e 1,70 euro a Firenze), anche i parrucchieri avrebbero aumentato i prezzi come riportano Corriere e il Sole 24 Ore che parlano di costi in salita per fare uno shampoo o una messa in piega.
Secondo Confcommercio, hanno riaperto quasi 800.000 imprese con una forte richiesta per moda e intimo. FedermodaItalia ha fatto notare che i negozi hanno riaperto in sicurezza e c’è voglia di ritorno alla normalità mentre per Fipe la riapertura dei ristoranti è partita con un 70 per cento di riaperture ma personale ridotto del 40%.
Rimane comunque il settore alimentare quello in cui i rincari si sono fatti sentire di più. Secondo Istat i prezzi sono aumentati in genere del 2,8% per il cibo e la città più colpita risulta essere Caltanissetta nella classifica stilata dall’Unione nazionale dei consumatori seguita da Trieste e Palermo. Siena, Macerata, Arezzo e Pistoia sono le più virtuose.
I consigli per evitare sprechi di Altroconsumo e Coldiretti
A tal proposito Altroconsumo e Coldiretti hanno stilato un decalogo per evitare il rincaro dei prezzi quando si fa la spesa.
Altroconsumo consiglia di fare a casa una lista della spesa ed attenersi a quella al momento degli acquisti.
Coldiretti invece consiglia di scegliere i prodotti italiani, di acquistare quantità limitate ripetute nel tempo per evitare sprechi e di scegliere i prodotti in base alla stagionalità.
Leggi anche: Compagnie aeree: come potrebbero ripartire da giugno e aeroporti aperti