Dal 29 maggio hanno riaperto le spiagge in tutta Italia con nuove regole da seguire per scongiurare il contagio da coronavirus. Si va dal distanziamento degli ombrelloni, steward da spiaggia che dovranno controllare che le persone rispetteranno le distanze, prenotazioni con app fino al servizio sotto l’ombrellone. Se per gli stabilimenti balneari privati le regole sembrano chiare, non si può dire lo stesso per le spiagge libere, forse le più amate da chi va al mare.
Idee per le spiagge libere da Rimini e Ostia
Alcune idee su come saranno gestite le spiagge libere arrivano da Rimini e Ostia.
Oltre alla distanza tra ombrelloni e asciugamani a 5 metri, sarà necessario mantenere le distanze anche durante le passeggiate in spiaggia, sarà vietato creare assembramenti durante il bagno, gli steward dovranno intervenire più che altro per gestire l’accesso alla spiaggia mentre il controllo sarà gestito dagli organismi preposti. Si sta pensando anche a delle app per gestire gli accessi nelle spiagge. Anche le spiagge romane giocano con la distanza tra ombrelloni.
Safety Beach
Un altro progetto, chiamato Safety Beach, interessa invece le spiagge di Arenzano, in Liguria e Bellaria Igea Marina. Secondo un report di Facile.it, mUp research e Norstat un italiano su 2 è d’accordo con i sistemi di prenotazione per le spiagge libere, quelle più difficili da regolamentare. Nasce così il progetto di 7Events di Milano che partirà dal 1 luglio e che potrebbe interessare anche altri comuni. Si tratta di un sistema di prenotazione via web dove ogni spiaggia avrà una capienza massima e potranno accedere coloro che hanno prenotato l’ingresso sul portale www.safetybeach.it. Dopo essersi registrati, sarà possibile indicare l’ora di arrivo e prenotare il proprio spazio. Le spiagge saranno divise in aree e potranno accedervi massimo 4 persone dello stesso nucleo familiare. All’ingresso delle spiagge sarà necessario compilare una certificazione con il regolamento, in seguito agli ospiti sarà dato un bracciale colorato come riconoscimento.
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