Fase 2 negozi di abbigliamento: cosa cambia, vestiti sanificati e semaforo comportamentale

Alla riapertura dei negozi di abbigliamento che cosa cambierà? Si pensa alla sanificazione dei capi dopo averli provati e non solo.
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5 anni fa
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Negozi che chiudono

Dal 4 maggio partirà la fase 2 e si valuta la riapertura dei negozi di abbigliamento. Quello che è certo è che molto cambierà e il cliente dovrà abituarsi ad una nuova esperienza di acquisto che non prevede solo l’uso delle mascherine e la ben nota distanza sociale. Attualmente si pensa che dal 4 maggio riapriranno i negozi ma solo in seguito i centri commerciali, così come bar, cinema, ristoranti e teatri. 

Come cambieranno i negozi, vestiti sanificati

Prima di tutto, quando i negozi torneranno ad essere attivi bisognerà abituarsi a norme igieniche più rigide.

Dunque, i dipendenti dovranno usare guanti e mascherine, bisognerà rispettare la cosiddetta distanza di almeno un metro e saranno presenti anche dispenser disinfettanti. Si sta anche pensando di allungare l’orario di apertura 7 giorni su 7 per evitare le file. 

Per quanto riguarda le misure igieniche, la questione più importante è legata ai vestiti e capi di abbigliamento che possono diventare una fonte di contagio. Entrando nei negozi infatti, i clienti toccano e si provano gli abiti nei camerini, ecco perché si sta pensando di procedere alla sanificazione dei camerini ma anche dei vestiti provati dalle persone. Una volta provato un determinato abito, prima di rimetterlo nello scaffale, andrà in sostanza sanificato con sistemi particolari. Quello che si sa al momento, è che le decisioni per le riaperture saranno prese basandosi su un protocollo unico nazionale ma al cento per cento, tutti i negozi dovranno garantire la sicurezza del personale dei clienti.

Safety Pois

Anche per i negozi, non mancano idee particolari proprio come i box in plexiglass proposti per le spiagge o i sedili con pareti trasparenti per gli aerei. Si tratta del Safety Pois un semaforo comportamentale brevettato dall’azienda TCommunication. Si tratta, nella pratica, di una segnaletica visiva a pavimento che indica automaticamente i flussi dinamici da seguire per rispettare le famose distanze di sicurezza.

Il pavimento diventa quindi una sorta di scacchiera e ognuna può essere occupata da una persona, che a sua volta dovrà seguire la segnaletica, rossa, gialla o verde, dove rosso significa che è possibile fermarsi, il giallo che bisogna attendere poco tempo e il verde che si può andare. In questo modo diventerà più semplice garantire la sicurezza tra i clienti. Lo stesso sistema potrebbe essere utilizzato per i musei. 

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