Il 1° gennaio 2024 segnerà, salvo colpi di scena, il passaggio alla fatturazione elettronica per tutti i contribuenti in regime forfettario e per quelli in regime di vantaggio. Per alcuni di loro l’obbligo di emettere la fattura in formato digitale è già in vigore dal 1° luglio 2022.
Questo passaggio segnerà contestualmente anche l’obbligo di conservazione elettronica delle fatture stesse. A questo proposito, il contribuente deve scegliere se rivolgersi a operatori privati (servizio a pagamento) oppure utilizzare il servizio (gratuito) messo a disposizione dall’Agenzia Entrate.
Un passo indietro
Il passaggio dalla fattura cartacea alla fattura elettronica per i contribuenti forfettari e di vantaggio vede due date spartiacque.
La prima è stata il 1° luglio 2022. Da tale giorno, l’obbligo dell’e-fattura ha investito i forfettari e contribuenti in regime di vantaggio che per l’anno d’imposta 2021 avevano conseguito ricavi/compensi superiori a 25.000 euro.
Per tutti gli altri che rientrano in questi due regimi di favore, l’obbligo di passare dalla fatturazione cartacea a quella digitale scatterà solo dal 1° gennaio 2024 e ciò a prescindere, quindi, dal volume di ricavi/compensi.
Prima del 30 giugno 2022, per tutti i menzionati soggetti c’era obbligo di fare fattura elettronica solo per operazioni verso la Pubblica Amministrazione. Ora, invece, tale obbligo si è esteso ovvero si estenderà anche verso tutti i soggetti diversi dalla PA.
Fattura elettronica forfettari, come attivare la conservazione gratis
Già in un nostro precedente intervento ci siamo soffermati sul servizio gratuito di fatturazione elettronica messo a disposizione dall’Agenzia Entrate. Tale servizio permette di generare e trasmettere al SdI (sistema di interscambio) la fattura che poi sarà recapitata al destinatario.
È accessibile (con SPID, CIE o CNS) sul portale “Fatture e Corrispettivi”.
Dai chiarimenti sulla fattura elettronica (FAQ Agenzia Entrate n. 34 del 27 novembre 2018) si evince che una volta stipulata la convenzione, le fatture elettroniche emesse e ricevute dal contribuente attraverso il SdI sono automaticamente portate in conservazione, mantenute e rese disponibili all’utente per 15 anni. Questa convenzione dura per 3 anni, dopodiché deve essere rinnovata.
Riassumendo…
- dal 1° gennaio 2024, tutti i contribuenti in regime forfettario e di vantaggio, sono obbligati a passare alla fattura elettronica anche verso soggetti diversi dalla Pubblica Amministrazione
- per alcuni, l’obbligo è stato anticipato al 1° luglio 2022
- l’Agenzia Entrate mette a disposizione un servizio gratis non solo per emettere fatture elettroniche ma anche per la loro conservazione ai fini della legge
- il servizio di conservazione è disponibile nell’area “Fattura e corrispettivi” previa stipula di apposita convenzione la cui durata è di 3 anni
- le fatture saranno conservate e rese disponibili per 15 anni (e ciò anche in caso di decesso).