Ci siamo ormai. Il PNRR 2 (decreto – legge n. 36 del 2022) ha incassato anche la fiducia della Camera ed è legge. Trova conferma l’obbligo di fattura elettronica (fattura digitale) forfettari dal 1° luglio 2022 per coloro che nel 2021 hanno conseguito un volume di ricavi/compensi superiore a 25.000 euro.
Più parti avevano chiesto una proroga del termine. Ciò al fine di permettere a questa categoria di soggetti di adeguarsi. In particolare si chiedeva di far slittare il termine al 1° gennaio 2023 e, quindi, non un passaggio operativo a metà anno.
Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, la proroga sembra proprio che non debba arrivare. Quindi, se le cose restano così, dal 1° luglio 2022, scatta il nuovo obbligo. Interessati, sono anche le partite IVA in regime di vantaggio.
Fattura elettronica forfettari e vantaggio, subito non per tutti
Ricordiamo che, da quando è in vigore l’obbligo di e-fattura nel nostro Paese (ossia dal 1° gennaio 2019), ne sono rimaste escluse le partite IVA in regime forfettario e quelle in regime di vantaggio.
Per loro la fattura elettronica è rimasta una facoltà e non un obbligo. Se però trattasi di fatturazione verso la pubblica amministrazione, anche per loro c’è stato (e c’è) obbligo di fattura digitale.
Ora, il decreto PNRR 2 cambia le cose. Dal 1° luglio 2022, anche tali contribuenti dovranno emettere fattura digitale e ciò anche se verso privati o altri operatori IVA.
Tuttavia, inizialmente, la cosa interesserà solo coloro che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi/compensi superiori a 25.000 euro.
Poi dal 1° gennaio 2024, tutti i forfettari e vantaggio avranno obbligo di fattura digitale, indipendentemente dal volume di ricavi/compensi. Ad ogni, modo, anche per i forfettari non obbligati può convenire la fattura elettronica.