Non solo fattura elettronica a partire da luglio, ma anche esterometro ed altri adempimenti per i contribuenti in regime forfettario.
Le semplificazioni per i contribuenti in regime forfetario si stanno riducendo al lumicino. Quasi facendo venire meno i vantaggi di un regime che di per se dovrebbe agevolare e ridurre gli adempimenti.
A questo si aggiungono i maggiori costi che i contribuenti in regime forfetario dovranno sostenere. Se per la fattura elettronica ci sono alcune soluzioni low cost, lo stesso non si può dire per l’esterometro.
Dunque, aumentano gli adempimenti e con essi i costi da sostenere per portare avanti la propria attività nel rispetto di quelle che sono le prescrizioni del Fisco.
Forfettari. Obbligo di fattura elettronica dal 1° luglio
Nel nuovo decreto che il Governo sta definendo in attuazione del Piano nazionale di Ripresa e resilienza, PNRR, ci sono delle misure volte a rafforzare il contrasto all’evasione fiscale.
Tra queste, oltre all’obbligo di Pos a partire dal 1° luglio, il Governo rende obbligatoria la fattura elettronica per i contribuenti che ad oggi ne erano esonerati. Compresi i contribuenti in regime forfettario.
Dunque, a partire dal 1° luglio anche tali contribuenti saranno tenuti ad emettere fattura in formato elettronico in transito dallo S.d.I. Ciò sulla base della precedente autorizzazione dell’Unione Europea che ha dato l’ok per rendere obbligatoria la fattura elettronica anche per i forfettari.
Il decreto PNRR dispone che per il il terzo trimestre del 2022, non si applicheranno le sanzioni previste in caso di fatturazione tardiva laddove la fattura elettronica sia emessa entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Sembrerebbe che saranno esclusi dall’obbligo i contribuenti con fatturato annuo non superiore a 25.000 euro. Tuttavia, nel testo del nuovo decreto PNRR in nostro possesso non c’è traccia di tale previsione di favore.
Non solo fattura elettronica. L’esterometro al pari degli altri contribuenti
Oltre all’obbligo di fatturazione elettronica, i contribuenti in regime forfettario saranno tenuti a rispettare anche l’adempimento dell’esterometro (art. 1, comma 3bis, del d.Lgs. n. 127/15).
Salvo che:
- per le cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato,
- per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche.
A partire dal 1° luglio 2022, la comunicazione dei dati delle operazioni con l’estero avverrà tramite il Sistema di interscambio (S.d.I) ossia lo stesso canale utilizzato per la F.E. Ricorrendo al formato XML della fattura elettronica.
E’ chiaro che più adempimenti significa maggiori costi che i contribuenti in regime forfetario dovranno sostenere. Se per la fattura elettronica forfettari ci sono alcune soluzioni low cost, lo stesso non si può dire per l’esterometro. Infatti, in tal caso la via più prudenziale è quella di rivolgersi ad un commercialista.
Dunque, aumentano gli adempimenti e con essi i costi da sostenere per portare avanti la propria attività nel rispetto di quelle che sono le prescrizioni del Fisco.