Come predisporre, tramite il portale “Fatture e corrispettivi”, una fattura elettronica verso un cliente finale straniero privo di codice fiscale italiano?
L’Agenzia delle Entrate, risponde alla citata domanda, aggiornando la sezione FAQ dedicata alla fatturazione elettronica sul proprio sito istituzionale. In dettaglio è aggiornata la FAQ n. 63 del 19 luglio 2019.
Fattura elettronica verso consumatore estero: indicazioni operative
In primis, ricordiamo che laddove l’operatore IVA italiano emetta nei confronti di soggetti stranieri (comunicati o extracomunitari) fattura elettronica non è tenuto all’esterometro.
Detto ciò, l’Amministrazione finanziaria, nella FAQ aggiornata, afferma che la fattura elettronica predisposta verso il consumatore straniero deve riportare:
- nel campo Codice destinatario il 7 caratteri “XXXXXXX”
- nella sezione 1.4.1.1 “IdFiscaleIVA” del blocco 1.4 “Cessionario/Committente”, rispettivamente nei campi:
- 1.4.1.1.1 “IdPaese” il codice Paese estero (diverso da IT e espresso secondo lo standard ISO 3166- 1 alpha-2 code);
- 1.4.1.1.2 “IdCodice” un valore alfanumerico identificativo della controparte (fino ad un massimo di 28 caratteri alfanumerici su cui il SdI (Sistema di Interscambio) non effettua controlli di validità); se il cliente è un soggetto consumatore finale estero, compilare anche in questo caso solo il campo 1.4.1.1.2 “IdCodice” lasciando vuoto il campo 1.4.1.2 “CodiceFiscale”.
Infine, per indicare in fattura l’indirizzo estero del cliente bisognerà selezionare la nazione di appartenenza (e così non sarà necessario compilare la Provincia) e il campo CAP andrà compilato con il valore generico 00000. Si potrà utilizzare l’indirizzo per indicare il CAP straniero.
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