Fatturazione elettronica. Ecco i settore che guadagnano di più, report Def

Nei primi dieci mesi del 2021 l’imponibile IVA rilevato tramite la fatturazione elettronica è cresciuto complessivamente del 20,5%
3 anni fa
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Dal 1 gennaio 2019, è in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica. Di recente, l’Italia è stata autorizzata dall’Unione Europea a prorogare l’obbligo per altri tre anni. Inoltre ha ottenuto il lasciapassare per estendere la fatturazione elettronica anche ai contribuenti in regime forfettario.

Nei giorni scorsi, il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’economia e delle finanze, ha pubblicato un report sui dati della fatturazione elettronica 2021.

Ecco i settori che hanno registrato i dati più rilevanti.

Fatturazione elettronica. I dati 2021

Nei primi dieci mesi del 2021 l’imponibile IVA rilevato tramite la fatturazione elettronica è cresciuto complessivamente del 20,5% rispetto allo stesso periodo del 2020.

L’incremento è stato più significativo per le persone non fisiche (+20,6%) rispetto alle persone fisiche (+19,5%). Il mese di ottobre ha fatto registrare una crescita del 20,5%. L’incremento mensile è stato maggiore per le persone non fisiche (+21,0%) rispetto alle persone fisiche (+13,0%).

Nel periodo considerato i maggiori aumenti percentuali di imponibile sono stati registrati dalle Costruzioni (+32,4%) e dall’Attività manifatturiera (+29,7%). Al contrario i settori delle Organizzazioni ed organismi extraterritoriali (-91,5%) e le attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico – che includono anche i condomini – (- 45,4%) hanno subito le perdite più pesanti.

A livello territoriale, gli incrementi più consistenti si sono registrati in Emilia Romagna (+30,1%) e nella provincia Autonoma di Trento (+28,5%) mentre il Lazio è la regione che ha evidenziato la crescita minore (+3,0).

Il fatto che il settore delle costruzioni sia quello che ha registrato un aumento maggiore dell’imponibile è legato soprattutto al superbonus e agli altri bonus edilizi che hanno in qualche modo dato una scossa al settore.

Imponibile persone fisiche e società

L’imponibile fiscale delle PERSONE NON FISICHE sia con riferimento alle attività economiche chiuse sia a quelle aperte (DL n. 18/2020), mostra a ottobre, un tasso di variazione positiva, per il totale delle attività, pari al 21,0%.
Per le attività chiuse si registra un incremento del 24,5%, mentre per le attività aperte del 18,2%.

L’imponibile fiscale delle PERSONE FISICHE presenta un tasso di variazione positivo e pari al 13,0%, la variazione dell’imponibile risulta positiva sia per le attività aperte (+11,1%) sia per le attività chiuse (+16,6%).

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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