Per accedere alla nuova Sabatini, le fatture relative ai beni oggetto dell’agevolazione devono riportare la dicitura relativa alla normativa di riferimento.
Cosa succede se in fattura la dicitura non è presente? si decade dall’agevolazione?
Ecco in chiaro quando è possibile regolarizzare la fattura e non decadere dall’agevolazione.
La Nuova Sabatini
L’agevolazione Nuova Sabatini è prevista dall’art.2 del D.L. 69/2013.
- di un finanziamento agevolato per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature, compresi i cd. investimenti in beni strumentali “Industria 4.0”: big data, cloud computing ecc nonché
- un correlato contributo statale in conto impianti rapportato agli interessi calcolati sui predetti finanziamenti.
Il contributo statale è parametro ad un tasso di interesse pari al 2,75%.
A tal proposito, l’ultima legge di bilancio (Legge 160/2019, comma 226):
- ha innalzato il tasso di riferimento al 5,50% (maggiorazione del 100% rispetto all’aliquota ordinaria),
- per gli investimenti innovativi realizzati dalle micro e piccole imprese nelle Mezzogiorno.
Il riferimento è agli investimenti industria 4.0 effettuati nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Prima della Legge di bilancio, il D.L 34/2019, decreto Crescita: ha incrementato il finanziamento max agevolabile da due a quattro milioni; disposto l’erogazione del contributo statale in una soluzione laddove il finanziamento deliberato non è superiore a 100.000 €.
Da ultimo, il D.L. 104/2020, decreto Agosto, ha rifinanziato la Nuova Sabatini con ulteriori 64 milioni. Il rifinanziamento opera per il 2020.
Anche il D.L. 76/2020, decreto semplificazioni è intervenuto sulla misura in commento https://www.investireoggi.it/nuova-sabatini-nel-decreto-agosto-rifinanziate-le-risorse/
La dicitura da riportare nelle fatture
L’art.10 del D.M. Mi.SE, 25 gennaio 2016 dispone che per ottenere l’agevolazione:
- sull’originale di ogni fattura, sia di acconto che di saldo, riguardante gli investimenti per i quali sono state ottenute le agevolazioni di cui al presente decreto, l’impresa deve riportare
- apposita dicitura con scrittura indelebile, anche mediante l’utilizzo di un apposito timbro.
La dicitura è la seguente: “Spesa di euro … realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art.
In riferimento alla fattura elettronica, la predetta dicitura deve essere apposta sui titoli di spesa attraverso una delle le seguenti modalità:
- inserendo nell’oggetto o nel campo note della fattura elettronica;
- inserendo la medesima dicitura nella causale di pagamento del relativo bonifico;
- qualora non sia possibile inserire per esteso la dicitura prevista è sufficiente l’inserimento del CUP(Codice unico di progetto) all’interno della fattura o nella causale del pagamento.
In quest’ultimo caso, è necessario che nella causale del relativo bonifico, oltre all’indicazione del CUP, ci sia anche un richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento.
Se la dicitura non è riportata?
La fattura che, nel corso di controlli e verifiche, venga trovata sprovvista di tale dicitura, non è considerata valida e determina la revoca della quota corrispondente di agevolazione, fatta salva la possibilità di regolarizzazione da parte dell’impresa beneficiaria.
A questo punto è importante capire come rimediare alla mancata indicazione della suddetta dicitura.
Se la fattura è incompleta
Come da F.A.Q. 10.15 del MI.Se., nel caso della fattura elettronica:
- qualora la predetta dicitura non sia stata apposta secondo le modalità sopra descritte,
- è possibile procedere alla regolarizzazione,
mediante:
- l’emissione di una nota di credito volta ad annullare il titolo di spesa errato e
- la successiva emissione di un nuovo titolo di spesa corretto.
Tale strada è percorribile anche in caso di fattura cartacea.
Ad ogni modo, l’impresa beneficiaria è tenuta a conservare ogni fattura, documento ed attestazione predisposti ai fini della concessione delle agevolazioni.