Fermo amministrativo non conviene: condono in arrivo?

Il fermo amministrativo delle auto non è giustificato dalle entrate per lo Stato: pensare ad un condono farebbe recuperare di più?
9 anni fa
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Il fermo amministrativo dell’auto è una procedura a cui Equitalia può ricorrere in caso di debiti insoluti. Per il debitore questo significa non poter utilizzare il veicolo. In caso di trasgressione del divieto si rischia una multa compresa tra 714 euro e 2.859 euro, oltre alla confisca del mezzo.

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Ma al tempo stesso viene sospeso il pagamento del bollo auto (previo sollecito al pagamento immediato della cartella se l’importo non supera 500 euro).

Ed è proprio questo che, a conti fatti, rende il fermo amministrativo non conveniente per lo Stato.

La crisi economica, con un aumento vertiginoso dei veicoli sottoposti a fermo amministrativo (45% delle macchine oggi lo ha subito almeno una volta). A porre l’accento su questa contraddizione della legge è stato da ultimo Carmelo Finocchiaro, Presidente nazionale di Confedercontribuenti, che ha proposto “non sarà meglio varare un legge che preveda che le imposte iscritte a ruolo da Equitalia siano pagate senza sanzioni e interessi e in tempi compatibili con le possibilità del contribuente, attraverso una legge che condoni chi non ha potuto pagare?”.

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Se lo Stato vuole veramente ottimizzare le entrate e ridurre i costi quindi, dovrebbe abbandonare la politica del pugno duro e agire razionalmente agevolando i debitori e facilitando i pagamenti senza sanzioni e interessi.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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