Il fermo amministrativo sull’automobile è una misura cautelare applicata in caso di mancato pagamento di tributi, tasse o sanzioni amministrative. Il provvedimento viene emesso dall’ente di riscossione a cui l’ente credito (Agenzia Entrate, Comune, ecc.) si è affidata per il recupero della pretesa tributaria e si attua tramite il blocco del veicolo registrato a nome del debitore.
La notifica del fermo avviene attraverso la ricezione di una comunicazione ufficiale che informa il proprietario dell’automobile dell’avvio della procedura.
Il fermo amministrativo implica l’impossibilità di utilizzare l’automobile per la circolazione su strada, poiché tale utilizzo comporterebbe ulteriori sanzioni amministrative e, in alcuni casi, penali. Inoltre, il veicolo sottoposto a fermo non può essere venduto, rottamato o esportato fino alla risoluzione del debito.
Le due eccezioni
Il rilascio del fermo amministrativo avviene solo dopo l’estinzione del debito, comprensivo di interessi e spese di riscossione. Una volta saldato il debito, il proprietario deve richiedere all’ente creditore il provvedimento di revoca del fermo, che verrà poi trasmesso al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per l’aggiornamento dello stato del veicolo.
Esistono, tuttavia, delle eccezioni, ossia dei casi in cui il contribuente può chiedere la cancellazione/sospensione del fermo amministrativo senza dover estinguere preliminarmente il proprio debito. È il caso, ad esempio, del fermo messo su veicoli strumentali necessari per l’attività lavorativa del proprietario.
Si pensi, ad esempio, all’agente di commercio che utilizza l’auto per spostarsi tra i vari clienti. Un’altra importante eccezione riguarda i veicoli utilizzati da persone diversamente abili. Dunque, non solo esenzione bollo auto disabili, ma anche cancellazione del fermo per detti soggetti.
Vediamo come funzionano dette eccezioni.
Fermo amministrativo: come cancellarlo senza pagare il debito
Secondo l’articolo 86 del DPR n. 602/1973, i contribuenti che operano in ambito imprenditoriale o professionale possono richiedere l’annullamento del fermo amministrativo se il veicolo in questione è essenziale per lo svolgimento della loro attività.
Per ottenere questa revoca, il debitore o i suoi coobbligati devono dimostrare l’uso strumentale del bene. La procedura richiede la compilazione del modello F2, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, e la presentazione della documentazione necessaria agli sportelli dell’ente entro 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo.
In caso di conferma dell’uso strumentale del veicolo, il fermo può essere annullato. Ma solo se la richiesta si effettua prima dell’iscrizione del fermo stesso. Se, invece, la strumentalità del bene è comprovata dopo l’iscrizione del fermo, non è possibile ottenere la cancellazione della misura cautelare.
Se un contribuente riceve un preavviso di fermo su un veicolo destinato all’uso di una persona con disabilità, può richiedere l’annullamento del provvedimento compilando il modello F3, anch’esso disponibile sul sito dell’AdeR, e allegando la documentazione richiesta. Questa richiesta deve essere presentata entro 30 giorni dalla notifica del preavviso. A differenza dei veicoli strumentali, se l’uso per persone diversamente abili viene attestato dopo l’iscrizione del fermo amministrativo, è comunque possibile ottenere la cancellazione della misura cautelare.
Riassumendo…
- Il fermo amministrativo blocca l’uso di veicoli per debiti fiscali non pagati.
- Veicoli essenziali per attività professionali possono essere esentati con il modello F2.
- Presentare il modello F2 entro 30 giorni dalla notifica del preavviso.
- Veicoli per persone disabili esentati dal fermo amministrativo con il modello F3.
- Il modello F3 può essere presentato anche dopo l’iscrizione del fermo.
- Documentazione e modelli sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.