Figli di divorziati in vacanza: regole mantenimento e risposte ai casi di litigio più frequenti

Vacanze figli genitori divorziati: come risolvere le liti più frequenti e costringere l'altro coniuge a pagare quanto dovuto per il mantenimento.
6 anni fa
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Abbiamo visto in un articolo recente come le vacanze, per i figli dei genitori divorziati, possano diventare motivo di litigio tra ex. Non è un caso che in questo periodo dell’anno aumentino le richieste agli studi degli avvocati divorzisti da parte di clienti che vogliono conoscere i propri diritti. Ecco quali sono i motivi più frequenti del contendere e qual è la risposta giuridica.

Chi paga la vacanza dei figli?

Sicuramente la causa più ricorrente dei litigi per l’organizzazione delle vacanze dei figli divorziati sono le spese: chi paga la vacanza? Ce ne siamo già occupati in precedenti articoli.

Sebbene ogni caso sia da valutare a sé, la regola base vuole che i genitori contribuiscano al 50% alle spese economiche extra rispetto a quelle abitative, sanitarie o scolastiche (ex articolo 147 c.c.). Tuttavia la questione non è così semplice (altrimenti non si spiegherebbe il numero di discussioni per questo motivo). Infatti trattandosi di spese straordinarie andrebbero autorizzate da entrambi i genitori. Nella prassi quindi spesso è uno dei due a dover essere più accomodante e, in alcuni casi, a sostenere per intero il costo della vacanza pur di non far rinunciare il figlio a questo momento di svago.

Mantenimento dei figli: può essere sospeso durante la vacanza con il genitore obbligato?

Altro errore comune piuttosto diffuso, e sostenuto anche da alcuni avvocati divorzisti a giudicare dalle segnalazioni che ci giungono, è quello di pensare che, durante il periodo che i figli trascorrono in estate con il genitore non affidatario, sia sospeso l’obbligo di corrispondere l’assegno di mantenimento. Si veda a tal proposito quanto stabilito dalla Corte di Cassazione (Corte di Cassazione Sez. I Civile, sentenza del 8 settembre 2014, n. 18869) e confermato anche dal Tribunale di Milano (sentenza 1 Luglio 2015). I giudici hanno ben chiarito che l’assegno mensile di mantenimento non è riferito alle spese di quel particolare frangente ma è una rata di un importo calcolato su base annua e quindi spetta anche se ad agosto per esempio i figli trascorrono due settimane con il padre non affidatario.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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