Con l’avvicinarsi del 2025, molti italiani sono in attesa di conoscere il futuro di diversi incentivi fiscali legati alla casa, i cosiddetti “bonus casa”. L’incertezza su eventuali proroghe solleva preoccupazioni, in particolare tra le famiglie che contano su queste agevolazioni per effettuare lavori di ristrutturazione o riqualificazione energetica delle proprie abitazioni.
Nonostante le aspettative generali di mantenimento, il clima attuale fa pensare che il prossimo anno potrebbe apportare modifiche significative a questi incentivi, rendendo cruciale per i contribuenti monitorare attentamente gli sviluppi della Legge di Bilancio 2025.
Il panorama incerto per i bonus casa
Il 2025 si preannuncia come un anno di tagli e restrizioni per i bonus in generale, con il Governo inteso a ridurre molte delle agevolazioni attualmente in vigore. A confermare questa tendenza è l’Assoutenti, che ha dichiarato che la prossima Legge di Bilancio potrebbe includere una sensibile riduzione degli incentivi per le famiglie, tra cui anche quelli legati al settore edilizio. Ciò anche in preparazione dell’applicazione del c.d. decreto Case green.
Questa situazione mette in allerta chi aveva programmato di usufruire dei bonus casa, molti dei quali, senza proroga terminano il 31 dicembre 2024, ossia con le spese sostenute entro detta data.
Tra i bonus che rischiano di non essere rinnovati o di subito forti ridimensionamenti, troviamo l’Ecobonus, il Sismabonus, il Bonus Verde, il Bonus Mobili ed Elettrodomestici e il Bonus Ristrutturazioni. Ciascuno di questi ha sostenuto una vasta gamma di lavori e acquisti, incentivando la riqualificazione energetica, la messa in sicurezza sismica, la cura del verde e l’acquisto di elettrodomestici a basso consumo. La scadenza del 31 dicembre 2024 potrebbe segnare una svolta decisiva in questo contesto.
I principali incentivi fiscali in scadenza
Andando ne dettaglio, il ventaglio dei bonus casa oggi disponibili per i contribuenti che intendono investire nella propria abitazione è piuttosto ampio. Di seguito, una panoramica dei bonus più rilevanti la cui scadenze è fissata alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024:
- Ecobonus: attualmente, permette una detrazione fiscale fino al 75% per lavori di riqualificazione energetica, inclusi interventi su edifici unifamiliari e condomini. Questa agevolazione ha spinto molti italiani a migliorare l’efficienza energetica delle loro abitazioni, contribuendo a ridurre i consumi e le emissioni di CO2. Tuttavia, senza proroghe, questa opportunità potrebbe scomparire.
- Sismabonus: un altro importante incentivo è rappresentato dalla detrazione fino all’85% per interventi antisismici su abitazioni e immobili destinati ad attività produttive. In un Paese come l’Italia, dove il rischio sismico è significativo in molte regioni, questo bonus ha avuto un impatto fondamentale per la messa in sicurezza degli edifici.
- Bonus Verde: prevede una detrazione Irpef del 36% per la sistemazione di aree verdi, come giardini, terrazze e balconi. Questo incentivo ha stimolato gli interventi di valorizzazione degli spazi esterni privati, contribuendo al miglioramento del verde urbano e del benessere dei cittadini.
- Bonus mobili ed elettrodomestici: chi ha effettuato ristrutturazioni può usufruire di questo incentivo per acquistare mobili e grandi elettrodomestici a basso consumo energetico, come frigoriferi e lavastoviglie. Questa misura è stata particolarmente apprezzata per promuovere l’acquisto di prodotti più sostenibili.
- Bonus ristrutturazioni 50%: oggi, consente una detrazione del 50% per lavori di ristrutturazione edilizia su un tetto massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Dal 2025, senza proroghe, la percentuale potrebbe scendere al 36% e il tetto massimo di spesa si ridurrà a 48.000 euro, dimezzando l’incentivo per chi desidera intervenire sulla propria abitazione.
L’incertezza sulla proroga dei bonus casa: un rischio famiglie e imprese
Un elemento che preoccupa molti contribuenti è la mancanza di certezze sulla possibile proroga dei menzionati bonus casa.
Questa corsa contro il tempo potrebbe generare costi imprevisti, in quanto chi non ha ancora completato o pianificato i propri interventi si vedrà costretto a farlo in tempi molto stretti, con il rischio di affrontare spese elevate in un breve lasso di tempo.
Se le proroghe non venissero approvate, i contribuenti si troverebbero ad affrontare costi significativamente più alti. Un taglio agli incentivi come il Bonus Ristrutturazioni, ad esempio, comporterebbe un aumento delle spese di ristrutturazione, mentre la riduzione o l’eliminazione dell’Ecobonus ordinario penalizzerebbe chi intende migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Il rischio di non ottenere queste agevolazioni potrebbe frenare molte famiglie dal portare avanti lavori necessari, causando ripercussioni anche sul settore edilizio e sui fornitori di servizi correlati.
Riassumendo
- I bonus casa potrebbero subire riduzioni significative con la Legge di Bilancio 2025.
- L’Ecobonus, il Sismabonus e altri incentivi sono in scadenza a dicembre 2024.
- La mancata proroga potrebbe spingere le famiglie ad anticipare costosi lavori di ristrutturazione.
- Se non prorogati, i bonus casa comporteranno costi maggiori per interventi edilizi ed energetici.
- Il settore edilizio rischierebbe una contrazione senza questi incentivi fiscali.
- L’incertezza crea preoccupazione, con possibili ripercussioni economiche su famiglie e imprese.