Fine del contratto con colf e badanti? Come gestire i contributi INPS

Gestire i contributi colf e badanti è essenziale per ogni datore domestico: ecco scadenze, modalità e vantaggi fiscali.
5 giorni fa
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colf e badanti
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Nel panorama del lavoro domestico in Italia, il corretto versamento dei contributi previdenziali rappresenta un obbligo fondamentale per i datori di lavoro. Ogni trimestre dell’anno, infatti, comporta delle scadenze precise per i pagamenti dovuti all’INPS in riferimento ai collaboratori familiari, come colf e badanti.

La gestione di questi obblighi contributivi richiede attenzione, sia per evitare sanzioni che per poter usufruire di eventuali benefici fiscali.

Entro il 10 aprile 2025, ad esempio, dovranno essere versati i contributi colf e badanti riferiti al primo trimestre dell’anno, ovvero al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo.

Contributi colf e badanti: il calendario 2025 delle scadenze

Per garantire la regolarità dei rapporti di lavoro domestico, l’INPS prevede un sistema di pagamento a cadenza trimestrale.

Le scadenze annuali, riferite al periodo di competenza per i contributi colf e badanti del 2025, sono le seguenti:

  • 10 aprile 2025: versamento per il primo trimestre (gennaio – marzo)
  • 10 luglio 2025: versamento per il secondo trimestre (aprile – giugno)
  • 10 ottobre 2025: versamento per il terzo trimestre (luglio – settembre)
  • 10 gennaio 2026: versamento per il quarto trimestre (ottobre – dicembre).

È importante rispettare rigorosamente questi termini per evitare interessi o sanzioni da parte dell’ente previdenziale. L’obbligo ricade interamente sui datori di lavoro, che devono farsi carico del corretto adempimento di tutti i versamenti legati ai contributi colf e badanti.

Obblighi in caso di cessazione del rapporto di lavoro

Nel caso in cui il rapporto di lavoro si concluda prima del termine del trimestre, è necessario effettuare il versamento dei contributi entro un massimo di 10 giorni dalla data di cessazione. Quindi, ad esempio, per un rapporto di lavoro cessato il 1° marzo 2025, il versamento dei contributi per i mesi di gennaio e febbraio era da farsi entro 10 giorni successivo al 1° marzo.

Questo vale indipendentemente dalla causa di chiusura del contratto, che si tratti di dimissioni, licenziamento o risoluzione consensuale. Non è quindi sufficiente attendere la scadenza ordinaria trimestrale: la regolarizzazione deve essere tempestiva.

Modalità di pagamento: il modello PagoPA

Dal punto di vista operativo, il versamento dei contributi INPS per colf e badanti avviene esclusivamente tramite il sistema PagoPA. Si tratta di una modalità ormai standardizzata che consente di effettuare pagamenti alla Pubblica Amministrazione in modo sicuro e tracciabile. L’importo dovuto viene calcolato sulla base delle ore lavorate, del livello contrattuale e della retribuzione pattuita.

Nel versamento deve essere inclusa anche la quota destinata alla Cas.sa Colf, pari a 0,06 euro per ogni ora lavorativa. Questo contributo aggiuntivo ha lo scopo di garantire forme di assistenza integrativa per i lavoratori domestici, come rimborsi sanitari o indennità particolari.

Contributi colf e badanti: la ripartizione del costo contributivo

Anche se formalmente il pagamento viene effettuato interamente dal datore di lavoro, una parte dei contributi è a carico del lavoratore. Tale quota viene trattenuta mensilmente direttamente dallo stipendio e versata insieme alla parte a carico del datore. È quindi essenziale che il datore effettui correttamente il calcolo e provveda alla trattenuta mensile.

La restante quota – quella effettivamente sostenuta dalla famiglia – rappresenta un costo detraibile nella dichiarazione dei redditi, nei limiti previsti dalla normativa.

Ricordiamo anche dell’obbligo per il datore di lavoro di consegnare al lavoratore la certificazione dei compensi colf e badanti. Una sorda di Modello CU.

Vantaggi fiscali per i datori di lavoro

Tra gli aspetti più rilevanti della gestione dei contributi colf e badanti vi è la deducibilità fiscale. I datori di lavoro hanno infatti la possibilità di dedurre dalla propria dichiarazione dei redditi la parte dei contributi effettivamente a loro carico. Il limite massimo previsto dalla normativa è pari a 1.549,37 euro annui.

Affinché questa agevolazione possa essere riconosciuta, è essenziale conservare tutte le ricevute relative ai pagamenti effettuati. Tali documenti dovranno essere allegati o comunque esibiti in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Contributi INPS colf e badanti: un impegno costante per le famiglie italiane

Il lavoro domestico rappresenta una realtà consolidata e fondamentale per molte famiglie italiane. L’assistenza a persone anziane, non autosufficienti o la semplice cura della casa comportano spesso la necessità di assumere personale qualificato. Tuttavia, l’assunzione comporta anche una serie di responsabilità, tra cui l’osservanza delle normative previdenziali e fiscali.

Proprio per questo motivo, la gestione dei contributi colf e badanti non può essere considerata un aspetto secondario. Oltre alla regolarizzazione del rapporto di lavoro, il rispetto delle scadenze e l’utilizzo dei corretti strumenti di pagamento garantiscono anche una maggiore tutela per il lavoratore e, al contempo, la possibilità per il datore di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste.

Riassumendo

  • I contributi colf e badanti vanno versati trimestralmente entro scadenze fisse.
  • La prima scadenza 2025 è il 10 aprile, riferita al primo trimestre.
  • In caso di cessazione del lavoro, pagamento entro 10 giorni dalla fine del contratto.
  • Il versamento avviene tramite PagoPA e include quota Cas.sa Colf.
  • Il datore può dedurre fino a 1.549,37 euro annui di contributi.
  • È obbligatorio conservare tutte le ricevute dei versamenti effettuati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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