Con l’entrata in vigore del DDL Lavoro, in collegamento alla Legge di Bilancio 2025, si prospetta una vera rivoluzione nella gestione della rateizzazione dei debiti INPS e contributivi. Dal 1° gennaio 2025, le nuove disposizioni consentiranno una maggiore flessibilità per il pagamento delle somme dovute, con l’obiettivo di agevolare aziende, lavoratori autonomi e professionisti in difficoltà finanziaria.
Il cambiamento principale introdotto dal DDL riguarda l’estensione del numero massimo di rate mensili. Se fino al 31 dicembre 2024 era possibile richiedere una rateizzazione fino a 24 rate, le nuove regole permetteranno di dilazionare i pagamenti fino a 60 rate mensili.
Rateizzo debiti INPS e INAIL: le regole attuali
Secondo le disposizioni in vigore fino al 2024, la rateizzazione dei debiti INPS, a differenza ad esempio della ratizzazione cartelle fino a 120 rate, è consentita per un massimo di 24 rate, salvo specifiche eccezioni che consentono un’estensione a 36 rate. Tale prolungamento deve essere approvato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è concesso solo in presenza di precise condizioni.
Ecco i principali casi in cui è possibile richiedere una proroga fino a 36 rate:
- Eventi naturali straordinari come calamità naturali;
- Procedure concorsuali che impattano sulla capacità finanziaria dell’impresa;
- Ritardi nell’incasso di crediti verso Stato, Enti Pubblici o Pubbliche Amministrazioni;
- Ritardata erogazione di contributi o finanziamenti pubblici previsti da legge o convenzione;
- Situazioni di crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione;
- Trasmissione dei debiti contributivi agli eredi;
- Contesti socio-economici, territoriali o settoriali particolarmente difficili.
Estensione Straordinaria fino a 60 Rate
Oltre alla proroga fino a 36 rate, le attuali disposizioni prevedono la possibilità di ottenere un ulteriore ampliamento del piano di pagamento fino a 60 rate mensili. Questa opzione deve essere autorizzata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministro dell’Economia e delle Finanze solo in presenza di situazioni eccezionali, come:
- Incertezza oggettiva sull’obbligo contributivo, ad esempio in caso di contenziosi ancora in corso;
- Comportamenti dolosi di terzi, che abbiano causato difficoltà finanziarie al contribuente.
Debiti INPS e INAIL: dal 2025 fino a 60 rate come regola ordinaria
L’ampliamento a 60 rate come regola ordinaria prevista dal DDL lavoro per rateizzare i debiti INPS e INAIL, dal 1° gennaio 2025 punta a rendere meno gravosi gli adempimenti per i contribuenti in difficoltà economica.
- Aziende con dipendenti del settore pubblico e privato;
- Lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS, tra cui artigiani, commercianti e agricoltori;
- Professionisti e committenti iscritti alla Gestione Separata INPS.
Si attendono ora le istruzioni operative che arriveranno certamente con una circolare INPS d prossima emanazione.
Riassumendo
- Attuale limite rateizzazione: 24 rate, prorogabile a 36 con specifiche condizioni ministeriali. Fino a 60 rate concessa per incertezza contributiva o dolo di terzi.
- Nuova disciplina 2025: rateizzazione debiti INPS fino a 60 rate mensili, come regola ordinaria.
- Obiettivo: flessibilità per sostenibilità finanziaria e continuità operativa di imprese e professionisti.