Con i nuovi importi, la spesa massima per l’acquisto di arredo ed elettrodomestici ai fini del bonus mobili sale a 16 mila euro. Di questo importo si può recuperare fino al 50%, purché sussistano gli altri requisiti. Ma come si effettua il calcolo? Ci scrivono in merito:
“Salve, ho ristrutturato l’anno scorso una piccola casa al mare con garage annesso. Mi spetta il bonus mobili? E se si come si calcola: mi spetta doppio? Posso cedere il bonus mobili alla stessa ditta che ha eseguito i lavori e ottenere lo sconto subito?”
Andiamo ad analizzare il caso specifico sperando che la consulenza fiscale possa essere utile anche ad altri lettori nella stessa condizione (o in situazioni simili).
Fino a 800 euro l’anno per il bonus mobili: percentuale e calcolo corretti
Prima regola da tenere a mente: indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione IRPEF del 50% viene calcolata solamente sull’importo riferibile all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (fino ad un tetto massimo di 16 mila euro per il 2021). La detrazione si ripartisce in 10 quote annuali di pari importo.
Ristrutturazione casa più pertinenza: come calcolare il bonus mobili
Il bonus mobili non è riservato in esclusiva alla prima casa. Chi ci scrive quindi ha diritto a recuperare parte della spesa per l’arredo della casa al mare. E’ però importante sapere che l’importo detraibile si riferisce alla singola unità immobiliare, incluse le pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto dei lavori di ristrutturazione.
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari, pertanto, potrà accedere anche più volte al beneficio.
Nel caso del lettore se ipotizziamo che facesse (nello stesso anno o in anni diversi) i lavori anche all’abitazione principale potrebbe aver diritto al bonus mobili doppio (ovviamente purché persistano gli altri requisiti previsti dalla normativa).
La percentuale: fino a 800 euro l’anno ma solo in detrazione
Come si arriva ad ottenere un rimborso di 800 euro l’anno? Il calcolo di base è semplice: 8 mila euro corrispondono alla metà di 16 mila, spesa massima detraibile. In altre parole anche chi per arredare casa ne spenderà 20 o 30 mila, non potrà scaricare più dell’importo appena visto.
La quota detraibile nella dichiarazione dei redditi sarà pari a 800 euro l’anno per 10 anni consecutivi. Questi, se c’è capienza fiscale, sono cumulabili con il bonus ristrutturazione (visto che il primo presuppone una manutenzione straordinaria quasi sempre coesisteranno).
Cessione del credito per bonus mobili più ristrutturazione
Ricordiamo, da ultimo, sempre per rispondere al lettore, che il bonus mobili è escluso dalla cessione del credito (come anche il bonus verde). Soprattutto quando la capienza fiscale è limitata, quindi, potrebbe convenire cedere il bonus ristrutturazione o chiederne lo sconto in fattura. E’ vero infatti che i due bonus sono comulabili ma sempre entro i limiti di capienza e la detrazione va scalata nella dichiarazione dei redditi degli anni successivi a quelli di maturazione quindi non può essere rinviata o rimandata etc. Diverso il caso della svista. Se ci si dimentica di inserire un bonus casa in dichiarazione, è possibile fare un’integrazione o chiedere un rimborso.