“Una società è veramente accogliente nei confronti della vita quando riconosce che essa è preziosa anche nell’anzianità, nella disabilità, nella malattia grave e persino quando si sta spegnendo“, afferma Papa Francesco.
Una società, in effetti, può essere considerata accogliente solamente quando si prende davvero cura dei più deboli. Non bastano le solite frasi fatte, composte da parole che volano via con il vento.
È bensì necessario che vengano messe in campo delle misure ad hoc, volte a garantire un valido sostegno alle persone più bisognose. In tale ambito, ad esempio, si inserisce il reddito di cittadinanza che continuerà ad essere erogato per un certo periodo di tempo a chi ha un disabile nel nucleo familiare. Ma fino a quando? Ecco cosa c’è da aspettarsi.
Fino a quando riceverà il reddito di cittadinanza chi ha un disabile nel nucleo familiare?
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di apportare importanti cambiamenti al reddito di cittadinanza. In particolare, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023, l’erogazione del reddito di cittadinanza è stata ridotta da diciotto a sette mensilità. Non mancano comunque le eccezioni. Potranno continuare a beneficiare dell’erogazione del sussidio fino alla fine dell’anno in corso, infatti, i nuclei famigliari con all’interno minori, persone con un’età pari almeno a 60 anni e disabili.
Proprio in tale ambito giungono importanti chiarimenti da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. In particolare si è attenzionata la casistica delle famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza con componenti a cui riconosciuto un grado di invalidità compreso tra il 45 e il 66% e inviati ai Centri per l’Impiego. Questo perché hanno dovuto fare i conti con la sospensione del sussidio dopo aver ricevuto il pagamento per sette mensilità. Ebbene, come si evince dalla