Il Fisco non molla, riempie i suoi contribuenti di multe e sanzioni, e per meno di 80 euro non rilascia il DURC, che serve per proseguire l’attività, e poi ci sono gli invalidi, persone non tutelate che il Governo ha dimenticato.
Sono molti i lettori che mi scrivono e diventa sempre più difficile trovare il modo per aiutarli, il più delle volte non c’è, parlo in particolare della categoria degli invalidi e dei loro familiari, la categoria che il Governo ha dimenticato.
Invalidi dimenticati
Gli invalidi sono stati esclusi da ogni forma di pensione anticipata, devono attendere l’età pensionistica. Attendere e continuare a vivere con un assegno mensile di € 279,47. Si parla tanto dei falsi invalidi, delle persone che hanno frodato il fisco, ma quelli reali, i veri invalidi, perchè non se ne parla mai? Come vivono, cosa fanno, le istituzioni come li tutelano?
Fisco, parliamo italiano?
Un lettore, che mi scrive assiduamente, mi ha fatto riflettere su quanto l’ITALIA ama poco l’italiano, ecco una parte del messaggio:
“Mi chiedo se è giusto, e nessuno si indigna, continuare a usare vocaboli e frasi non in lingua italiana, tenendo conto che oltre il 50% degli abitanti ultra cinquantenni possiedono la licenza elementare.(ormai il linguaggio è incomprensibile in materia di imposte, contributi , argomenti frivoli“.
Nel Fisco vengono usati termini: IUS SOLI, PART-IME, FULL-TIME, VOUCHER, JOBS ACT, NO TAX, SMART CARD, REVERSE CHARGE, che risultano spesso incomprensibili. Un lettore attento, che spesso scrive cose che fanno pensare, mi ha inviato questo messaggio: “vada nei paesi con meno di 5000 abitanti o in periferia delle città e provi a chiedere quanti sapranno o conosceranno il significato di : IUS SOLI == PART-IME==FULL-TIME ==VOUCHER==JOBS ACT==NO=TAX==SMART CARD==REVERSE CHARGE. Ci vergogniamo di parlare la lingua Italiana ?”
Anche il termine anglosassone “caregiver”, è entrato ormai stabilmente nell’uso comune; indica “colui che si prende cura” e si riferisce naturalmente a tutti i familiari che assistono un loro congiunto ammalato e/o disabile.
Devo desumere che ha ragione il nostro lettore, in questi termini non c’è niente di italiano. I cittadini non sanno cosa significano.
Fisco: regole troppe rigide
Il lettore, continua la sua mail:
“Mi chiedo che civiltà è la nostra se:
- non puoi scaricare un certificato camerale perché moroso di 80 centesimi;
- non ti rilasciano un DURC perché moroso di € 80 o INPS o INAIL o CASSE EDILI;
- un comune ti invia un accertamento IMU composti da quindici pagine per tre immobili;
- se ti trovano un dipendente non in regola ti sommano sanzioni per 8.000.000 €;
- tutti hanno parlato e scritto di quel pizzaiolo campano che si è suicidato ma nessuno ci ha
spiegato,per filo e per segno, le sanzioni applicate (come, quanto, perché).
Il nostro lettore, parla del caso di un pizzaiolo napoletano, che dopo aver ricevuto una multa di € 2.000 si è suicidato. La disperazione lo ha portato a tanto.
Questo è solo uno dei tanti casi, imprenditori, commercianti al limite di sopravvivenza, messi in ginocchio dal Fisco.