Il 16 marzo 2023, salvo proroghe, segna la scadenza per diverse comunicazioni che bisogna fare all’Agenzia delle Entrate e che serviranno a quest’ultima per predisporre il 730 precompilato 2023 (anno d’imposta 2022).

Si tratta di comunicazioni in cui, ciascun soggetto obbligato, a seconda del proprio settore di competenza, dovrà riportare i dati e le informazioni necessarie al fisco, quindi, per generare per ogni contribuente la propria dichiarazione redditi precompilata.

La comunicazione deve avere ad oggetto i dati riferiti all’anno d’imposta 2022.

Ad esempio, gli istituti di credito dovranno comunicare gli interessi pagati nel 2022 dal contribuente sul mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione principale. Sono gli interessi su cui poi il contribuente ha diritto alla detrazione fiscale del 19%.

Le 11 comunicazioni che servono per il 730 precompilato 2023

In dettaglio, sono ben 11 le comunicazioni che ci saranno da fare entro il 16 marzo 2023, per la predisposizione del 730/2023 precompilato.
C’è la comunicazione che devono fare i soggetti che erogano mutui agrari e fondiari (banche, ecc.) in cui dovranno essere indicate le quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per tali mutui.

A questa si aggiungono, queste altre comunicazioni:

  • comunicazione degli enti previdenziali, per contributi previdenziali e assistenziali pagati dai contribuenti nel 2022
  • comunicazione delle università contenente i dati dei rimborsi relativi alle spese universitarie erogati nel 2022, con l’indicazione dell’anno nel quale è stata sostenuta la spesa rimborsata
  • comunicazione dell’amministratore di condominio per le spese sostenute nel 2022 dal condominio con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché con riferimento all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione
  • comunicazione al Sistema TS (tessera sanitaria) dei dati relativi alle spese veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell’anno 2022
  • comunicazione dei dati relativi ai contratti assicurativi e ai premi assicurativi
  • comunicazione dei dati riferiti all’anno 2022 relativi alle spese funebri
  • comunicazione dei dati riguardanti le spese 2022 relative alle rette per la frequenza degli asili nido, pubblici e privati
  • comunicazione dei dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili eseguite nel 2022 da persone fisiche
  • comunicazione delle erogazioni liberali restituite nel 2022, con l’indicazione dei dati identificati del soggetto a favore del quale è stata effettuata la restituzione e dell’anno nel quale è stata ricevuta l’erogazione rimborsata
  • comunicazione dei dati riferiti all’anno 2022 relativi alle spese universitarie.

L’invio della Certificazione Unica 2023

Sempre entro il 16 marzo 2023, i sostituto d’imposta (datori di lavoro) devono inviare all’Agenzia delle Entrate le Certificazioni Uniche 2023 (anno d’imposta 2022).

Sono quelle che servono per predisporre il 730 precompilato 2023.

Si tratta, ad esempio, delle Certificazioni Uniche dei lavoratori dipendenti. Entro la stessa data il modello di certificazione unica deve essere consegnato anche la lavoratore stesso.

Le Certificazioni Uniche 2023 riguardanti redditi NON necessari a predisporre il 730/2023 precompilato, possono essere inviate all’Agenzia Entrate entro la scadenza prevista per il Modello 770/2023, ossia entro il 31 ottobre 2023 (salvo proroghe). Si tratta ad esempio delle Certificazioni Uniche dei collaboratori con partita IVA. Ad ogni modo, anche se l’invio al fisco di queste può essere fatto entro il 31 ottobre 2023, la consegna al lavoratore deve avvenire sempre entro il 16 marzo 2023.