Quando siamo coscienti di avere una data di scadenza, le nostre energie si moltiplicano per raggiungere l’obiettivo. Se invece non abbiamo questa data, saremo poco motivati ad agire“, afferma Diego Agostini. Effettivamente il modo di agire dell’essere umano sembra essere condizionato dal tempo. Solamente se abbiamo delle date da rispettare riusciamo a far confluire tutte le nostre energie e risorse per raggiungere un determinato obiettivo.

In caso contrario si rischia di farsi distrarre dai vari impegni della vita quotidiana, perdendo di mira alcuni compiti a cui adempiere.

Proprio per questo motivo, molto probabilmente, ogni qualvolta si debba richiedere un contributo o un agevolazione, vi sono delle scadenze e dei requisiti da rispettare. Lo sanno bene coloro che hanno tempo fino a fine marzo per presentare domanda per la certificazione del diritto alla pensione grazie all’Ape Social. Ecco come funziona.

Accertamento requisiti Ape Social 2023: domani la prima delle tre scadenze

Anche nel corso del 2023 sarà possibile richiedere l’Ape Sociale. Quest’ultima permette di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro all’età di 63 anni, purché in possesso di determinati requisiti. Entrando nei dettagli, così come si evince dal sito dell’Inps:

“L’indennità APE Sociale spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata”.

Questo a patto che si trovano in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale. Ne hanno anche diritto i caregiver, ovvero i lavoratori che prestano assistenza a un familiare in stato di disabilità grave. In quest’ultimo caso a patto che il periodo di assistenza sia pari a minimo sei mesi. Tra gli altri si annoverano i lavoratori a cui è stata accertata un’invalidità civile pari almeno al 74% e coloro che hanno svolto per almeno sette anni su dieci una delle cosiddette attività gravose.

I soggetti che rientrano nelle categorie poc’anzi citate, quindi, possono uscire anticipatamente dal mondo del lavoro al raggiungimento dei 63 anni di età e aver maturato trent’anni di contributi. Per quanto concerne i lavoratori cosiddetti gravosi, invece, è richiesta un’anzianità contributiva pari a 36 anni.

Ebbene, il 31 marzo 2023 è la prima scadenza utile per l’invio della domanda di Ape sociale da parte di coloro che maturano i requisiti nell’anno in corso. La seconda scadenze disponibile, ricordiamo, è quella del 15 luglio 2023. Le istanze che verranno presentate oltre i termini poc’anzi citati, comunque entro e non oltre il 30 novembre 2023, verranno prese in considerazione soltanto in presenza di risorse finanziarie disponibili.