Ci stiamo avvicinando alla scadenza del 17 giugno, termine entro il quale dovrà essere pagato l’acconto IMU 2024, tuttavia ancora sono diversi i dubbi che i contribuenti potrebbero avere circa l’obbligo di pagamento del tributo. L’obbligo di pagamento dell’IMU scatta rispetto a coloro i quali posseggono/detengono:

  • fabbricati, esclusa l’abitazione principale (salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

Da qui, può essere utili analizzare l’obbligo di pagamento dell’IMU in ipotesi di concessione demaniale dell’immobile.

In tale caso chi deve pagare l’IMU? E se la concessione è stata revocata, ma l’immobile di fatto è ancora nelle mani del concessionario?

Vediamo come bisogna comportarsi in questo caso.

L’acconto IMU. Un Recap

L’acconto IMU 2024  scade il 17 giugno.

Il calcolo dell’importo da versare dovrà essere effettuato applicando l’aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell’anno precedente. Il contribuente può anche decidere di versare al 17 giugno tutto il dovuto per l’intero anno 2024. Salvo però conguaglio al 16 dicembre, sulla base delle nuove aliquote adottate dal Comune nei termini di legge.

Ad ogni modo, l’acconto IMU 2024 deve essere pagato secondo regole precise  sulla base dei mesi di possesso del 1° semestre.

Come circolare del Ministero delle economia e delle finanze del 18 marzo 2020, n° 1/DF:

  • l’imposta è dovuta per anni solari proporzionalmente alla quota e ai mesi dell’anno nei quali si è protratto il possesso;
  • il mese durante il quale il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui è composto è computato per intero.

Il mese deve essere così computato: mese di 28 giorni, il mese è in capo all’acquirente se il possesso inizia entro il giorno 15 del mese; di 29 giorni, il mese è in capo all’acquirente se il possesso inizia entro il giorno 15 del mese; 30 giorni, il mese è in capo all’acquirente se il possesso inizia entro il giorno 16 del mese; di 31 giorni: il mese è in capo all’acquirente se il possesso inizia entro il giorno 16 del mese.

Queste sono le regole basi per il pagamento dell’IMU.

Acconto IMU 2024. Chi deve pagare il tributo sui beni in concessione demaniale?

In merito alla questione IMU e concessioni demaniali, bisogna partite del presupposto alla base dell’IMU.

Il presupposto alla base dell’obbligo del pagamento dell’IMU è il possesso di:

  • fabbricati, esclusa l’abitazione principale (salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

E’ tenuto al versamento dell’IMU il proprietario dell’immobile o il titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie). Per beni in leasing è il proprietario a pagare. In tale caso l’obbligo sorge a decorrere dalla data della stipula del contratto e per tutta la durata dello stesso.

Sulle concessioni demaniali, diciamo fin da subito che è tenuto al pagamento colui che ha l’immobile a disposizione, ossia in concessione.

E se la concessione è stata revocata?

Ebbene, in tale caso ci viene in aiuto la  Sentenza n°1122/2 dell’11/03/2022 Imu concessione demaniale (COMM. TRIB. REG. PER IL LAZIO).

In tale sede è stato messo in evidenza come:

In tema di IMU, la revoca della concessione demaniale fa venir meno il presupposto impositivo e libera il concessionario dal dovere contributivo, anche se il bene non sia stato restituito e l’attività risulti, di fatto, proseguita. Spiegano i giudici che la legge attribuisce al concessionario l’onere contributivo nel presupposto che, a seguito dell’atto concessorio, acquisti il possesso qualificato del bene. Tale orientamento si basa sulla più recente giurisprudenza di legittimità in tema di leasing immobiliare. La Suprema Corte di Cassazione, nell’ordinanza n.

20977/2021 ha, infatti, affermato che il venir meno del contratto di leasing fa cessare “anche la legittima posizione di detentore qualificato in capo all’utilizzatore ancora in possesso del bene”. Ne deriva che, anche nel caso di specie, la perdurante e abusiva detenzione del bene da parte dell’ex concessionario non può, pertanto, assumere rilievo ai fini IMU.

Dunque la revoca della concessione demaniale anche se di fatto il bene è ancora in uso da parte del concessionario fa cadere l’obbligo di versamento.

Riassumendo…

  • Entro il 17 giugno dovrà essere versato l’acconto IMU 2024;
  • l’obbligo di pagamento riguarda anche chi possiede “immobili” in concessione demaniale;
  • se la concessione è stata revocata l’IMU non è dovuta.
  • il pagamento dell’IMU può essere effettuato anche in ravvedimento operoso.