Irpef, Iva, Tari, bollo auto, imposte di bollo e così via dicendo. Sono talmente tante le tasse che si pagano in Italia che parlare di sistema severo non è un esercizio azzardato. Specie oggi che c’è una crisi economica senza precedenti, le tasse diventano la spada di Damocle che pende sulle teste dei contribuenti. Alcune tasse però possono non essere pagate. Perché per esempio, sull’Irpef c’è la no tax area, sull’Imu ci sono le esenzioni sulle prime case, sul bollo auto anche e perfino il canone Rai a volte non va pagato.

Per esempio gli over 75 non sono tenuti al versamento, anche se non sempre è così per la tassa sul possesso degli apparecchi radiotelevisivi.

“Buonasera, vi propongo una domanda sul canone Rai di mia madre, vedova che ha compiuto 75 anni di età a settembre. Se non erro dovrebbe essere esonerata dal versamento del canone Rai. Mi spiegate come deve fare?”

Canone Rai, cos’è e perché si paga

Il canone Rai è una tassa che prescinde dal fatto che un contribuente guardi o meno i programmi. Infatti è un’autentica tassa sul possesso di un apparecchio televisivo. La legge impone il pagamento del canone Rai come di qualsiasi altra tassa, ma solo se non si è considerati esenti. Infatti ci sono alcune categorie di contribuenti che non devono pagare il canone. Dal momento che la tassa si paga con la bolletta dell’energia elettrica, per eliminare questo fardello dalla bolletta dei consumi di luce in casa, bisogna adoperarsi.

Il canone Rai è un’imposta indiretta che devono pagare i cittadini che possiedono un apparecchio televisivo. La tassa si paga ogni anno, ma prescinde dal numero di apparecchi che ci sono in casa e dal numero di case intestate allo stesso nucleo familiare. Infatti ogni nucleo familiare deve pagare il canone Rai per una sola casa e una sola volta.

Il canone Rai è inserito in bolletta automaticamente dal fornitore, qualunque sia. Se ci sono le condizioni di esenzione dal canone Rai il contribuente interessato deve produrre istanza in modo tale che il fornitore dell’energia elettrica non lo carichi più in bolletta.

Addio al canone Rai, ecco gli esoneri da tenere in considerazione per non pagare la tassa

Per ottenere il vantaggio dell’esonero dal versamento, serve una apposita domanda. E non va inviata al fornitore di energia elettrica naturalmente. Infatti bisogna inviare il tutto ad “Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22-10121 Torino”. L’invio previsto è con raccomandata con ricevuta di ritorno e con plico senza busta. In alternativa c’è l’invio via Posta elettronica certificata (PEC), all’indirizzo “[email protected]”.
Ma chi sono i soggetti esenti dal versamento del canone Rai? Innanzi tutto va detto che chi non ha un apparecchio televisivo in casa naturalmente non pagherà la tassa. Ma come dicevamo, la domanda serve comunque perché lo Stato adotta il sistema della presunzione di possesso. In pratica chi ha una utenza di luce ad uso residenziale viene considerato, salvo domanda contraria da parte del diretto interessato, come in possesso di un televisore. E pertanto, assoggettabile automaticamente a tassazione.

Come presentare domanda per non pagare la tassa sulla televisione

Altro caso di esonero è quello relativo a soggetti con più di 75 anni. Chi ha questa età già compiuta, può essere considerato esente dal versamento del canone Rai, ma a condizione che anche i suoi redditi siano di un certo tipo. Infatti non basta essere over 75 per poter evitare la tassazione. Bisogna avere un reddito inferiore a 8.000 euro. Pertanto, la nostra lettrice prima di adoperarsi, deve controllare che genere di reddito ha la madre. Basta una pensione di poco superiore a 600 euro al mese per finire fuori dal perimetro di esonero.

Va ricordato che per godere dell’esonero dal canone Rai bisogna presentare domanda entro dei termini prestabiliti. In pratica la nostra lettrice se presenta domanda adesso, o meglio, se la presenta tra il 1° luglio e il 31 gennaio dell’anno successivo, può godere dell’esonero per tutto l’anno prossimo. Se l’invio della domanda è tra il 1° febbraio ed il 30 giugno invece, l’esonero vale solo per il secondo semestre.