Riduzione delle aliquote IRPEF ed abolizione IRAP per le ditte individuali. Questi i principali punti dell’accordo politico raggiunto ieri al MEF, annunciato dal viceministro MISE (Ministero Sviluppo Economico), Gilberto Pichetto Fratin.

Una pressione fiscale in diminuzione, dunque, che dovrà confluire, attraverso un emendamento, nella legge di bilancio 2022, che, ricordiamo, è già approdata in Parlamento.

Le attuali aliquote IRPEF

L’IRPEF, ossia l’imposta che colpisce il reddito delle persone fisiche, come noto, e strutturata per aliquote e scaglioni di reddito.

Oggi, la percentuale di tassazione prevista è la seguente:

  • 23% – fino a 15.000 euro
  • 27% – oltre i 15.000 euro e fino a 28.000 euro
  • 38% – oltre i 28.000 euro e fino a 55.000 euro
  • 41% – oltre 55.000 euro e fino a 75.000 euro
  • 43% – oltre 75.000 euro

Esempio di calcolo

  • Reddito complessivo = 18.000 euro
  • IRPEF = (15.000 x 23%) + (3.000 x 27%) = 3.450 euro + 810 = 4.260 euro

Il taglio delle aliquote e le altre novità dell’accordo

L’accordo politico finalizzato alla riduzione della pressione fiscale prevede un taglio delle aliquote IRPEF dal secondo scaglione in poi e l’eliminazione di uno scaglione (che da 5, dunque, passano a 4). Se il tutto sarà confermato, la nuova IRPEF sarà così strutturata:

  • 23% – fino a 15.000 euro
  • 25% – oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro
  • 35% – oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro
  • 43% – oltre 50.000 euro

Esempio di calcolo

  • Reddito complessivo = 18.000 euro
  • IRPEF = (15.000 x 23%) + (3.000 x 25%) = 3.450 euro + 750 = 4.200 euro

Quindi, un risparmio di 60 euro rispetto all’attuale IRPEF.

Oltre alla rimodulazione delle aliquote e scaglioni, l’accordo politico prevede anche:

  • abolizione IRAP per ditte individuali, persone fisiche titolari di partita IVA e startup
  • rimodulazione della no tax area per i lavoratori autonomi
  • rideterminazione delle detrazione per redditi di lavoro dipendente, autonomo e pensionati.

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