Nuova bufala prende di mira la Coca Cola: questa volta l’allarme non avrebbe a che fare con gli ingredienti della ricetta della famosa bevanda ma con un rischio legato alla presunta vendetta di un lavoratore malato contro il colosso che metterebbe a rischio i consumatori.

La catena su Whatsapp e su Facebook sta spopolando nelle ultime ore. Non avete ricevuto il messaggio virale? In italiano il testo è il seguente: “c’è una notizia della polizia. È un messaggio urgente per tutti.

Per i prossimi giorni non bevi nessun prodotto della Coca Cola, come la coda nera, il fioravanti di succhi, lo sprite ecc. Un lavoratore aziendale ha aggiunto il suo sangue contaminato da AIDS. Vedi MDTV. Si prega di inviare questo messaggio a tutti gli utenti della tua lista. REPETIR: Messaggio importante dalla polizia metropolitana a tutti i cittadini. Per le prossime settimane, non bevi alcun prodotto Coca Cola in quanto un lavoratore della società ha aggiunto il suo sangue contaminato da HIV (AIDS). È stato mostrato ieri in Sky News. Invia questo messaggio alle persone che ti interessano”. Alcuni termini del messaggio sull’allerta della Coca Cola contaminata da HIV, tradotti in modo superficiale con Google, come ‘fioravanti di succhi’ o ‘coda nera’ ci fanno capire subito che si tratta del riadattamento in italiano di una catena straniera, pare indiana.
Andando indietro nella storia delle bufale delle bevande contaminate da HIV scopriamo infatti che, tre anni fa, una catena simile prese di mira la più grande concorrente della Coca Cola, la Pepsi.

Bere Coca Cola è sicuro?

Bere Coca Cola può far male perché si tratta di una bibita gassata e zuccherata ma di certo non si rischia di contrarre l’AIDS. La notizia è una bufala e in ogni caso, anche ragionando per assurdo e ipotizzando che questo fantomatico ex lavoratore negli stabilimenti Coca Cola, abbia voluto veramente vendicarsi in questo modo, facciamo notare che il virus HIV (già dire AIDS è improprio) non sopravvive a lungo fuori dal corpo umano quindi non ci sarebbe alcun rischio di contagio.