Un argomento molto discusso riguarda il TFR (trattamento di fine rapporto) per i dipendenti pubblici. Molte le mail di chiarimenti in merito. Per i dipendenti pubblici l’anticipo del TFR non è previsto: a dare una svolta nel 2019 è stato il decreto legge n. 4/2019 che ha previsto l’anticipo per coloro che si avvicinano alla pensione. Tale misura è stata estesa anche per i lavoratori che sono già in pensione e potranno percepire una parte di buonuscita prima dei due anni stabiliti. In quest’articolo esamineremo il quesito di un nostro lettore analizzando quale possibilità ci sono per la richiesta di anticipo di Trattamento fine rapporto.
Richiesta anticipo del trattamento di fine rapporto per spese familiari
Salve, ho visitato il vostro portale, per quanto riguarda l’anticipo del TFR per spese familiari. Volevo avere delle ulteriori informazioni. Sono insegnante per l’amministrazione pubblica e con la quota 100, il prossimo anno, potrò fare richiesta di prepensionamento, ma volevo sapere se posso usufruire dell’anticipo del TFR per acquisto casa di mia figlia, e/o per cure dentistiche che mi riguardano. In attesa, distinti saluti.
Anticipo TFR dipendenti pubblici
I dipendenti pubblici non possono chiedere un anticipo TFT per spese straordinarie (acquisto casa, spese dentistiche, ecc.). La normativa che regola il TFR divide il suo campo di applicazione in base al settore lavorativo del dipendente: lavoro settore pubblico o settore privato. L’anticipo del TFR è previsto per i dipendenti del settore privato, ma non per i dipendenti del settore pubblico. La spiegazione è nella natura del Trattamento di fine rapporto per i dipendenti pubblici, in quanto si accantona in modo figurativo e viene liquidato al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Anticipo nel Decreto – legge n. 4/2019
Nel decreto n. 4/2019 è previsto l’anticipo del TFR per coloro che accedono alle forme pensionistiche o sono già in pensione.
Come abbiamo illustrato in quest’articolo, è possibile chiedere altre forme di anticipo: Anticipo TFR dipendenti pubblici per spese straordinarie, è possibile?