L’Ape sociale è una misura di pensionamento molto importante e molto usata in questi anni. L’Anticipo pensionistico sociale permette la pensione già a partire dai 63 anni di età. Nata nel 2017 insieme alla quota 41 per i precoci, l’Ape sociale è destinata però solo a particolari categorie. Ma a volte anche se si rientra in una di questa categorie, la misura può non essere così semplice da prendere.

“Salve, sono Renato e sono un lavoratore edile, però, stranamente non considerato edile dall’INPS.

Una cosa assurda questa, e vi spiego il perché. Ho 63 anni di età e a maggio ho completato 32 anni di contributi. Lavoro in edilizia da sempre, ma non nei cantieri. Il mio contratto di riferimento è quello edile e mi presento all’INPS per la domanda di Ape sociale. Naturalmente respinta. Perché? Per via del fatto che secondo l’INPS non rientro tra gli edili a cui l’Ape sociale è destinata. Volevo capire il motivo dato che le risposte dell’INPS sono prive di collegamenti a norme e sono poco specifiche.”

32 anni di contributi: ecco come capire se la pensione anticipata 2023 è possibile

L’Ape sociale è una misura che consente il pensionamento anche con 30 anni di contributi versati a chi è alternativamente invalido, caregiver o disoccupato. Invece servono carriere più lunghe anche fino a 36 anni per i cosiddetti lavori gravosi. A ogni categoria però si applicano determinati requisiti aggiuntivi e, spesso, sono requisiti vincolanti per poter andare in pensione. E per i lavori gravosi questi requisiti sono spesso ancora maggiori. Perché collegati a determinati Codici Ateco.

Ecco quando l’Ape sociale non si prende nonostante il completamento della giusta età e dei giusti contributi

Per esempio, se un disoccupato non rientra nel perimetro della Naspi non può andare in pensione con la suddetta misura. Allo stesso tempo c’è l’invalido che non ha il 74% di disabilità certificata e quindi anche in questo caso niente pensione con l’Ape sociale.

Infine, c’è il caregiver che non assiste e non è convivente con un familiare disabile da almeno 6 mesi. Ma ciò che più interessa oggi il nostro lettore riguarda una particolare categoria che gode di un vantaggio in termini di contribuzione previdenziale necessaria per accedere all’Ape sociale come lavoro gravoso.

Infatti per chi svolge un lavoro gravoso, la pensione con l’Ape sociale si completa con 36 anni di contributi versati. Ma solo per gli edili e per poche altre categorie bastano 32 anni di contributi versati. Ma bisogna rientrare nelle giuste categorie di lavoro gravoso. Che sono stabilite per Codici Ateco. E spesso ci sono lavoratori che rientrano in un determinato settore, previsto per l’Ape sociale, ma non nella giusta classificazione Ateco. E anche in questo caso, la pensione è negata.

I Codici Ateco per la pensione anticipata con l’Ape sociale

Fermo restando il fatto che la misura prevede che l’attività di lavoro gravoso sia stata svolta per 6 degli ultimi 7 anni di carriera o per 7 degli ultimi 10 anni, va detto che per quanto riguarda i lavori gravosi serve fare riferimento alla classificazione prima citata. Perché c’è anche il lavoratore che effettivamente svolge attività in un settore come quello dell’edilizia, ma a cui l’Ape sociale è negata perché la sua assunzione è inquadrata in un altro Codice Ateco rispetto a quello previsto dalla normativa vigente. E per codici Ateco si fa riferimento a quelle particolare classificazione delle attività economiche adottata dall’Istat dal punto di vista delle statistiche, ma che alla fine rischia di condizionare anche la materia pensionistica per molti lavoratori.

Lavoratori edili, ecco come sfruttare il vantaggio dell’Ape sociale con 32 anni di versamenti

Come dicevamo per i lavoratori edili i requisiti per l’Ape sociale a 63 anni prevedono una carriera di 32 anni di contributi e non di 36 anni.

Perché evidentemente è considerato un lavoro più logorante di tutti gli altri lavori gravosi. Ma oltre ai 63 anni di età e ai 32 di contributi un lavoratore delle imprese edili e affini deve rientrare, come assunzione, nel Codice Ateco 6.3.2.1.2 come previsto dall’Istituto nazionale di statistica. Senza questo Codice Ateco l’Ape sociale non si centra. Va sottolineato come anche altre particolari attività prevedono nei 32 anni la carriera contributiva necessaria per l’Ape sociale. Serve entrare nel Codice Ateco 7.2.3 per i ceramisti, per esempio.