Possono richiedere l’Ape sociale i lavoratori dipendenti che al momento della decorrenza dell’indennità, svolgono specifiche attività lavorative “gravose” da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.

Tali requisiti valgono anche per il 2022?

L’APE sociale 2022

La Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022 ha prorogato l’Ape sociale al 31 dicembre 2022.

Si tratta di un’indennità erogata al beneficiario in possesso di determinati requisiti fino al conseguimento dei requisiti pensionistici.

Rientrano tra i soggetti beneficiari, ad esempio (Fonte Dossier Camera dei deputati-riforma pensioni):

  • i soggetti in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento(anche collettivo) dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale (avvenuta nell’ambito dellaprocedura di conciliazione di cui all’art. 7 della L. 604/1966 e successive modificazioni) e siano in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. La richiamata legge di bilancio 2022 ha eliminato il requisito, originariamente previsto, in base al quale tali soggetti dovevano aver concluso ntegralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi. Lo stato di disoccupazione si configura anche nel caso di scadenza del termine del rapporto di lavoro a tempo determinato, a condizione che il soggetto abbia avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi
  • coloro che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave (ai sensi dell’articolo 3, c. 3, della L. 104/1992), ovvero un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto 70 anni oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti, a condizione di possedere un’anzianità contributiva di almeno 30 ann
  • i lavoratori dipendenti al momento della decorrenza dell’APE sociale, che svolgono specifiche attività lavorative “gravose” (indicate, da ultimo, nell’Allegato 3 alla legge di bilancio 2022, n. 234/2021) da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero almeno sei anni negli ultimi sette, e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 36 anni;
  • ecc.

In merito alle attività gravose, con l’ultima legge di bilancio, per gli operai edili, per i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta, il requisito dell’anzianità contributiva è di almeno 32 anni.

Le attività gravose. Quali requisiti per il 2022?

In base a quanto detto finora, coloro che svolgono attività gravose possono accedere all’APE sociale.

Con l’art.53 del D.L. 50/2017, il legislatore ha meglio individuato il contesto applicativo dell’Ape sociale per le attività gravose.

Nello specifico, le attività lavorative gravose si considerano svolte in via continuativa  quando nei sei anni precedenti il momento di decorrenza della predetta indennità le medesime attività lavorative non hanno subito interruzioni per un periodo complessivamente superiore a dodici mesi e a condizione che siano state svolte nel settimo anno precedente la predetta decorrenza per un periodo corrispondente a quello complessivo di interruzione.

Il suddetto art.53, comma 1 è stato poi successivamente abrogato.

Difatti, rileva il fatto di:

  • svolgere l’attività gravosa da almeno sette anni negli ultimi dieci ovvero da almeno sei anni negli ultimi sette, e
  • avere un’anzianità contributiva di almeno 36 anni.

Salvo quanto detto sopra per operai edili, per i ceramisti e i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta.