Come noto, dall’inizio del 2024, l’Italia ha introdotto un cambiamento significativo nel suo sistema di welfare con l’implementazione dell’assegno inclusione, sostituendo il precedente reddito di cittadinanza.

Questa mossa è stata progettata per fornire un supporto più mirato alle famiglie bisognose, sottolineando l’importanza dell’inclusione sociale e lavorativa. L’introduzione del nuovo sussidio ha segnato un punto di svolta nell’approccio del Paese verso le politiche di assistenza sociale, mirando a una maggiore efficacia e personalizzazione dell’aiuto fornito ai cittadini in difficoltà.

Infatti, a differenza del reddito di cittadinanza, il nuovo sussidio, nel rispetto di requisiti di soggiorno, cittadinanza, residenza e ISEE, è destinato solo a nuclei familiari in cui sia presenta almeno uno tra i seguenti soggetti “fragili”: disabile, minore, persona con almeno 60 anni di età, persona in condizioni di svantaggio sociale.

La regola generale di pagamento

Gli aventi diritto hanno potuto presentare la domanda per l’assegno inclusione a partire dal 18 dicembre 2023, attraverso il sito dell’INPS o con l’assistenza di patronati (e dal 2024 anche tramite CAF). L’assegno è pagato sulla c.d. carta inclusione ed è previsto per essere erogato per 18 mensilità, con la possibilità di un rinnovo per altre 12 mensilità, dopo una pausa di un mese.

Il pagamento è disposto dall’INPS solo a seguito della sottoscrizione, da parte del richiedente il sussidio, del c.d. PAD (Patto di attivazione digitale) che deve accompagnarlo verso una nuova occupazione lavorativa. Senza la sottoscrizione del PAD, l’INPS non procede a pagare e ciò anche se il richiedente ha tutti i requisiti per avere il sussidio.

Dopo la presentazione della domanda e la sottoscrizione del PAD, il primo pagamento dell’assegno avviene dal giorno 15 del mese successivo, seguito dai pagamenti delle mensilità successive a partire dal 27 di ogni mese. Questa programmazione dei pagamenti garantisce una certa prevedibilità per i beneficiari, permettendo loro di pianificare le proprie spese mensili.

Assegno inclusione, chi riceve il primo pagamento a marzo 2024

In applicazione della predetta regola, dunque, riceveranno per la prima volta il pagamento assegno inclusione a marzo 2024 coloro che hanno fatto domanda nel mese di febbraio 2024 ed entro lo stesso mese hanno anche sottoscritto il PAD. Per loro il primo accredito sulla carta inclusione ci sarà dal 15 marzo 2024 quando riceveranno la mensilità di competenza del mese di febbraio 2024.

Tali stessi soggetti, poi dal 27 marzo 2024 riceveranno anche l’accredito della mensilità di marzo stesso. E dal 27 marzo riceveranno l’accredito della mensilità di detto mese, anche coloro che hanno fatto domanda e sottoscritto PAD nel mese di gennaio 2024.

Ricordiamo anche che l’INPS ha fornito il calendario completo di pagamento assegno inclusione per il 2024.

Il percettore del sussidio può utilizzare la carta inclusione per acquistare beni di prima necessità, per pagare le utenze, pagare l’affitto o la rata del muto di casa e anche per prelevare in contanti. Il prelievo in contanti è per un massimo di 100 euro mensili. Un importo che può aumentare in base alla composizione del nucleo familiare.

Riassumendo

  • dopo la presentazione della domanda e la sottoscrizione del PAD (patto attivazione digitale), il primo pagamento dell’assegno inclusione avviene dal giorno 15 del mese successivo
  • le mensilità successive alla prima sono pagate dal giorno 27 di ogni mese
  • riceveranno il primo pagamento assegno inclusione a marzo 2024, quindi, coloro che hanno fatto domanda e sottoscritto il PAD nel mese di febbraio 2024
  • i soggetti di cui al punto precedente, dal 15 marzo 2024, riceveranno pagamento della mensilità di febbraio (la mensilità di marzo sarà pagata dal 27 marzo).