In caso di assunzioni a tempo indeterminato in un’azienda, i dipendenti già impiegati con altri tipi di contratto hanno precedenza rispetto a nuove risorse? Ci scrive Ilaria M. da Roma: “alcuni mesi fa, dopo un’esperienza di lavoro all’estero, ho accettato un contratto a tempo determinato per un’azienda di Roma, presa dalla voglia di tornare in Italia seppure non pienamente convinta dalla mancanza di stabilità lavorativa. Ora ho saputo da un collega dei piani alti che si stanno per aprire le selezioni di risorse da assumere a tempo indeterminato: posso vantare qualche diritto di precedenza per l’assunzione?”

Diritto di precedenza assunzioni a tempo indeterminato: cosa prevede il Jobs Act

La norma attuativa del Jobs Act entrata in vigore nel 2015 in effetti prevede che, salvo diversamente previsto dai contratti collettivi, il lavoratore impiegato da più di sei mesi per la stessa azienda (anche se per messo di più contratti a termine di durata complessiva pari a sei mesi o più), ha diritto di precedenza nelle assunzioni a tempo indeterminato nell’arco dei dodici mesi seguenti.

A ben vedere si possono individuare tre tipi di precedenza:
– uno valido per tutti i lavoratori a tempo determinato;
– uno valido per le lavoratrici che hanno usufruito del congedo di maternità per il periodo di esecuzione del contratto a tempo determinato presso lo stesso datore;
– un terzo valido per i lavoratori stagionali sempre a tempo determinato per le medesime attività.

Diritto di precedenza assunzione: requisiti oggettivi e soggettivi

Attenzione però perché per espletare il diritto di precedenza le mansioni dovranno essere identiche e non basta che siano simili o equivalenti.
Il diritto di precedenza sulle assunzioni future deve risultare in una clausola del contratto fermo restando che il lavoratore ne può usufruire anche se lo stesso non dovesse risultare nel contratto facendo richiesta al datore, senza necessità di motivarla.


Nella pratica non mancano testimonianze di datori di lavoro che eludono questo obbligo assumendo altre persone a termine oppure posticipando le assunzioni a tempo indeterminato oltre i 12 mesi.
Da un punto di vista soggettivo, invece, la legge esclude dal diritto di precedenza i dirigenti posto che a questi ultimi non è applicabile il contratto a termine ordinario. Infatti il contratto a termine dei dirigenti non può superare i 5 anni. Il diritto di precedenza nelle assunzioni è escluso anche nei casi di somministrazione di lavoro.
Se la nuova posizione non rappresenta una nuova assunzione ma riguarda la stabilizzazione di un apprendista, il diritto di precedenza non può ritenersi violato.