“Il temere la morte altro non è che parere sapienti senza esserlo, cioè a dire credere di sapere ciò che si ignora; poiché nessuno sa se la morte, che l’uomo teme come se conoscesse già che è il maggiore di tutti i mali, non sia invece per essere il più gran bene“, affermava Socrate. La scomparsa di una persona cara è indubbiamente uno dei dolori più grandi che si possa provare. Non vi è niente e nessuno che possa porre rimedio a tale ferita del cuore.

Se tutto questo non bastasse, si tratta di uno dei più grandi misteri che affligge l’essere umano, poiché nessuno di noi può sapere cosa ci attende.

Discorso diverso per le questioni di carattere pratico. Basti pensare all’eredità che spesso, purtroppo, diventa oggetto di contenzioso fra i superstiti della persona morta. Proprio per cercare di evitare ogni forma di litigio, i soggetti interessati devono fare affidamento a quanto previsto dalla legge. Qual è, invece, il destino delle agevolazioni legge 104 sulle auto nel caso in cui il disabile dovesse morire? Ecco come funziona.

Detrazione Irpef del 19% e IVA agevolata al 4%: le agevolazioni per chi acquista l’auto

Le persone titolari di Legge 104 e i caregiver, ovvero coloro che si prendono cura di un famigliare con disabilità, possano compare l’auto usufruendo dell’IVA agevolata al 4% e della detrazione Irpef del 19%. Soffermandosi sui caregiver, ne hanno diritto solamente a patto che il veicolo venga utilizzato in modo prevalente per aiutare il soggetto disabile. Tra le operazioni ammesse, ad esempio, si annoverano fare la spesa o comprare dei farmaci in nome e per conto del famigliare non autosufficiente. A tal proposito, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“È applicabile l’Iva al 4%, anziché al 22%, sull’acquisto di autovetture nuove o usate, aventi cilindrata fino a:

  • 2.000 centimetri cubici, se con motore a benzina o ibrido;
  • 2.800 centimetri cubici, se con motore diesel o ibrido;
  • di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico.

L’Iva ridotta al 4% è applicabile anche:

  • all’acquisto contestuale di optional;

  • alle prestazioni di adattamento di veicoli non adattati, già posseduti dal disabile (e anche se superiori ai citati limiti di cilindrata);

  • alle cessioni di strumenti e accessori utilizzati per l’adattamento”.

Auto con agevolazioni 104, cosa succede se il disabile muore

Oltre alle agevolazioni poc’anzi citate, i titolari di Legge 104 e i famigliari hanno diritto all’esonero dal pagamento bollo auto.

Questo tipo di esenzione non è scontata, ma bisogna necessariamente rispettare dei requisiti. Ad esempio il veicolo deve essere intestato al beneficiario della Legge 104 o al familiare di cui risulta fiscalmente a carico. In quest’ultimo caso il famigliare deve avere, generalmente, un reddito inferiore a 28.051,14 euro. I requisiti per beneficiare dell’esonero della tassa automobilistica, è bene ricordare, possono differire da una regione all’altra.

Per avere maggiori informazioni in merito, pertanto, bisogna rivolgersi agli uffici territoriali di competenza. Sempre quest’ultimi si rivelano essere il punto di riferimento in caso di decesso del disabile. Questo perché in caso di dipartita le agevolazioni legge 104 non vengono trasferite agli eredi. I famigliari, quindi, dovranno presentare il prima possibile una copia del certificato di morte e compilare un modulo ad hoc. A partire da quel momento i soggetti interessati dovranno pagare il bollo auto, almeno fino al momento in cui non decidono di vendere l’auto comprata con la 104.