Rilanciare il settore dell’auto. Dare una mano alla politiche ambientali sulla circolazione in auto. Favorire l’acquisto di un nuovo veicolo green, anche per chi non ha la possibilità economica. Tre obiettivi che si possono centrare con una sola misura. I classici tre piccioni con una fava. Perché in base al nuovo leasing sociale, senza anticipo e con solo 40 euro al mese ecco che c’è la possibilità di avere una auto tutta nuova, elettrica e a basso impatto ambientale.

“Salve, non è la prima volta che vi scrivo chiedendo pareri, consigli e spiegazioni. In genere vi ho sempre chiesto consigli su questioni di lavoro, il mio, o su questioni di pensioni e bonus per i miei due genitori. Oggi però voglio capire se è vero che esiste una specie di bonus sociale sulle auto. Mi sembra che ci sia la possibilità di avere una auto elettrica pagando una piccola rata da 40 euro al mese allo Stato come fosse una specie di leasing a garanzia statale. Non so se ho capito male io o se esiste un’agevolazione di questo tipo. Devo cambiare auto e volevo vedere se c’erano opportunità. Grazie per l’ennesima volta.”

Auto nuova a 40 euro al mese in base all’ISEE, anche l’Italia apre al leasing sociale?

La notizia da settimane ha fatto il giro del WEB. Infatti dalla Francia a partire dal primo gennaio è entrata in vigore una misura assai particolare, unica nel suo genere. Una agevolazione per chi vuole cambiare auto senza avere la possibilità di cambiarla.

L’iniziativa, a numero chiuso e a risorse limitate, riguarda la Renault Twingo, una city car del colosso francese dell’Automotive. Auto che i francesi possono ottenere con una rata agevolata da 40 euro al mese senza anticipo, comprensiva di manutenzione, garanzia e assistenza.

In pratica lo Stato si fa carico del costo dell’auto.

Il beneficiario poi rimborsa lo Stato con una rata che sulla carta è da 100 euro al mese, ma con agevolazioni che facilmente la riducono ai già citati 40 euro. Una misura che, come dicevamo in premessa, ha molteplici obiettivi.

E anche chi non può permettersi una nuova auto, soprattutto se elettrica (costano ancora molto), con una misura del genere potrebbe essere spronato a comprarla. Facendo un favore alle politiche ambientali che, come tutti sanno, spingono verso una mobilità a basso impatto.

Come funziona la misura che in Francia hanno già varato

L’agevolazione introdotta dai nostri cugini d’oltralpe è a tiratura limitata, perché evidentemente, anche non conoscendo bene il provvedimento, le risorse sono ridotte. Inoltre, sempre in Francia, hanno deciso di offrire questa opportunità in base al Reddito Fiscale Unitario di Riferimento, che non è altro che una specie del nostro Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

La soglia da non superare per il nucleo familiare di chi richiede l’agevolazione è di 15.400 euro. Altri vincoli però ce ne sono sulla misura. Per esempio, il richiedente deve dichiarare di utilizzare il veicolo anche per questioni di lavoro, cioè di utilizzarlo per spostarsi da casa al lavoro con un percorso non inferiore a 15 chilometri.

Anche in Italia il leasing sociale? Ecco cosa bolle in pentola

Al momento si parla di Francia e basta. Quindi in Italia uno strumento del genere non c’è ancora. In genere però quando un provvedimento di un Paese funziona, viene copiato anche dagli altri. E per questo che qualcuno potrebbe sperare che anche in Italia si arrivi a una specie di leasing sociale alla francese. Magari introducendo alcune limitazioni e alcuni paletti che rendano più equa l’agevolazione.

Per esempio, differenziando l’incentivo in base al veicolo e alla cilindrata del veicolo che si intende prendere con il leasing a carico dello Stato.

Oppure introducendo vantaggi in base all’età dell’auto che si desidera rottamare e al posto di cui verrebbe comprata la nuova vettura.

L’ISEE resterebbe il parametro di riferimento per l’operazione, perché un limite, visto che come sempre in questi casi le risorse non sono infinite, andrebbe comunque messo.