Brutte notizie in arrivo per chi desidera ristrutturare il bagno disabili. Come canta Paolo Conte con il brano Via con me: “Entra e fatti un bagno caldo, c’è un accappatoio azzurro. Fuori piove, è un mondo freddo. Ah, It’s wonderful”:

Il bagno è senz’ombra di dubbio uno degli ambienti più utilizzati della casa. È qui dove ci rechiamo tutti i giorni per lavarci e dove, inevitabilmente, trascorriamo la maggior parte del nostro tempo. Considerando la sua importanza, pertanto, è fondamentale che si riveli essere particolarmente confortevole e funzionale.

Bagno disabili: brutte notizie per la ristrutturazione

A tal fine è necessario munire il bagno di tutti quegli elementi essenziali, come ad esempio water, lavandino doccia oppure vasca da bagno. Ovviamente per arredare bisogna spendere dei soldi. Propri quest’ultimi si rivelano essere una vera e propria nota dolente per molte famiglie che fanno fatica a far quadrare i conti. Ne consegue che non dispongano nemmeno del denaro necessario per riuscire a fare tutti i lavori in casa necessari.

In tale ambito giunge, spesso, in aiuto lo Stato che mette a disposizione delle misure di vario genere. Queste risorse, però, non sono illimitate e per questo motivo è bene muoversi il prima possibile per beneficiarne. In caso contrario si rischia di perdere la possibilità di accedere ad importanti agevolazioni.

Lo sanno bene, purtroppo, molte persone con disabilità che desiderano ristrutturare il bagno e che devono fare i conti con una pessima notizia. Il decreto legge numero 212 del 29 dicembre 2023 ha infatti previsto una riduzione delle misure agevolabili. Ma cosa aspettarsi?

Bonus barriere architettoniche: cosa cambia a partire dal 2024

Confermato fino al 31 dicembre 2025, il bonus barriere architettoniche permette di ottenere una detrazione Irpef da ripartire in cinque quote annuali di pari importo in sede di dichiarazione dei redditi. Per quanto concerne l’importo massimo oscilla da 30 mila euro fino ad arrivare a quota 50 mila euro, in base al tipo di immobile su cui vengono eseguiti i lavori.

A differenza degli anni passati, però, bisogna fare i conti con importanti limitazioni. Entrando nei dettagli, come si evince dal decreto prima citato, pubblicato in Gazzetta Ufficiale:

” Ai fini della determinazione delle imposte sui redditi, ai contribuenti è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda, fino a concorrenza del suo ammontare, per le spese documentate sostenute fino al 31 dicembre 2025, con le modalità di pagamento previste per le spese di cui all’articolo 16-bis del Testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, per la realizzazione in edifici già esistenti di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici”.

Sono pertanto escluse da tale agevolazione le spese inerenti il cambio degli infissi e la ristrutturazione dei servizi igienici, che erano invece ammesse fino al 2023. Ma non solo, in base alle ultime disposizioni, il rispetto dei requisiti deve risultare da un’asseverazione che deve essere rilasciata da dei tecnici abilitati.

In caso di dubbi, comunque, si invita a rivolgersi a degli esperti del settore che potranno seguirvi nella fase di ristrutturazione del bagno e consigliarvi, eventualmente, altre agevolazioni 104 a cui potreste aver diritto.