Buongiorno,
usufruisco del DL 104/92 in quanto coniuge di una persona con disabilità al 100%; sono dipendente di quest’azienda da quasi 10 anni e da un anno e mezzo sono stata spostata di incarico, su mia richiesta, ad attività per le quali mi è stato accordato un orario dalle 8-8.30 alle 16.30-17.
Si presenta la possibilità che mi venga richiesto di fare, in rotazione, questo orario o un orario dalle 11.00 alle 20.00.
Questo turno mi metterebbe gravemente in difficoltà per la gestione di mio marito, che fruisce anche di un accompagnamento, e vorrei sapere se sono nella posizione di richiedere che venga conservato il mio orario iniziale o se devo obbligatoriamente accettare la turnazione.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione e la ringrazio anticipatamente per ogni indicazione vorrà darmi. 
Un cordiale saluto.
Purtroppo non può rifiutare la turnazione anche se capisco benissimo che un cambio di orario nelle sue abitudini sconvolgerebbe la gestione e la cura di suo marito.
Purtroppo per chi fruisce della legge 104 e dei relativi 3 giorni di permessi mensili, l’unica cosa che può essere evitata è il turno notturno da cui, appunto, i beneficiari di legge 104 sono esclusi.
E’, quindi, obbligata ad accettare la turnazione poiché non prevede lavoro notturno.
Una soluzione che posso suggerirle però è quella rappresentata dal congedo straordinario retribuito con il quale potrebbe fruire, per assistere suo marito, di 2 anni di congedo dal lavoro con mantenimento del rapporto e della mansione. Il congedo può essere fruito in maniera continuativa per 2 anni o in maniera frazionata a giorni interi.
E quello che le suggerisco, nella sua situazione, è proprio la fruizione in maniera frazionata a giorni in modo da continuare a fruire anche dei 3 giorni di permesso mensile 104.
Le faccio un esempio: se lei fruisce, per le prime 3 settimane del mese, del congedo retribuito e nell’ultima dei 3 giorni di permesso, potrebbe lavorare 2 giorni al mese fruendo del congedo per 730 giorni.
Potrebbe, poi, sempre portandole un esempio, lavorare il lunedì e il venerdì prendendo 3 giorni di congedo straordinario a settimana per 3 settimana e nell’ultima sostituire i 3 giorni con i permessi 104.
Le possibilità sono molteplici e potrebbe avere la possibilità di assistere suo marito a tempo quasi pieno mantenendo la sua attuale retribuzione. Spero di essere riuscita ad aiutarla comunque.

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