Se questa estate siete stati in vacanza in Olanda o altri Paesi del centro-nord Europa, avrete probabilmente notato che quasi tutti in bici indossano il casco. Non parliamo di ciclisti professionisti ma di persone che vanno a lavoro, famiglie in bici etc. Dai bambini agli adulti in età avanzata, il concetto di indossare in bici e in generale quello di sicurezza stradale per chi pedale, è molto radicato. E da noi?

In Italia il Codice della Strada si limita a dare la definizione di bici (a cui viene equiparata sotto il profilo giuridico quella elettrica) e a prevedere i requisiti di massima per quanto riguarda le dimensioni e le componenti base (ruote, campanello bici obbligatorio, luci e seggiolino in caso di trasporto bambini).

Nessuna menzione al casco obbligatorio neppure tra i comportamenti che i ciclisti devono tenere per evitare multe: obbligo di usare la pista ciclabile se presente per non arrecare intralcio alla circolazione ad esempio, modalità di sorpasso etc.

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Ci sono, infine, alcune disposizioni in merito al trasporto di persone (ammesso solo sui velocipedi omologati).

Un disegno di legge di diversi anni fa, che voleva introdurre l’obbligo di casco per i ciclisti, esiste a ben vedere ma è fermo al Senato in attesa di approvazione. Concludendo, quindi, possiamo dire che al momento non esiste alcun obbligo per i ciclisti di indossare il casco. Tuttavia, in attesa che questa lacuna legislativa possa essere colmata, è chiaro che chiunque possa pensare in modo autonomo alla propria sicurezza.

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