La norma che ha introdotto il bonus 150 euro ossia il DL 144/2022, decreto Aiuti-ter, articoli 18 e 19, prevede che il bonus spetta ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di piu’ rapporti di lavoro; ai pensionati, una sola volta, anche laddove svolgano attività’ lavorativa.

Da qui, in uno stesso nucleo familiare in cui sono presenti più lavoratori dipendenti o più pensionati oppure sia lavoratori dipendenti che pensionati, quanti bonus possono essere riconosciuti? Anche se ci sono già le possibili date di accredito, sono diversi i dubbi legati all’erogazione del bonus 150 euro.

L’erogazione dovrebbe essere effettuata nella busta paga di novembre, ma a oggi l’INPS non ha ancora rilasciato gli opportuni chiarimenti.

A ogni modo, vediamo di dare una risposta alla domanda che ci siamo appena posti.

Il bonus 150 euro

Il bonus 150 euro sarà riconosciuto in favore di

  • lavoratori dipendenti;
  • pensionati;
  • lavoratori autonomi;lavoratori autonomi occasionali;
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
  • essere alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti-ter”;chi, per il mese di novembre 2022, percepirà l’indennità di disoccupazione Naspi o DISCOLL;
  • i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con contratti attivi alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti”, iscritti alla Gestione separata dell’Inps, non titolari di pensione né iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • dottorandi e assegnasti di ricerca;
  • percettori nel 2022 dell’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021;
  • incaricati alle vendite a domicilio, titolari di partita Iva attiva e iscritti alla data di entrata in vigore del “decreto Aiuti-ter” alla Gestione separata;
  • ecc.

Per avere diritto al bonus, i percettori devono avere un reddito entro precisi limiti ossia: i lavoratori dipendenti, una retribuzione imponibile lorda mensile di 1538 euro; i pensionati, un reddito personale assoggettabile ad IRPEF, al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, non superiore per l’anno 2021 a 20.000 euro, gli autonomi con partita iva, un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro.

Detto ciò, vediamo quanti bonus 150 euro spettano per ogni nucleo familiare.

Il bonus 150 euro nello stesso nucleo familiare. In quanti ne hanno diritto?

In premessa ci siamo chiesti, in uno stesso nucleo familiare in cui sono presenti più lavoratori dipendenti o più pensionati oppure sia lavoratori dipendenti che pensionati, quanti bonus possono essere riconosciuti?

Ebbene, il decreto Aiuti-ter prevede che il bonus 150 euro spetta:

  • ai lavoratori dipendenti una sola volta, anche nel caso in cui siano titolari di piu’ rapporti di lavoro;
  • ai pensionati, una sola volta, anche nel caso in cui tale soggetto svolga attivita’ lavorativa.

Da qui, è corretto affermare che se nello stesso nucleo familiare sono presenti più pensionati o più dipendenti, questi avranno al bonus 150 euro , ognuno per proprio conto.

Attenzione, diverso è il discorso per coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Anche chi prende mensilmente il reddito di cittadinanza ha diritto al bonus 150 euro, tuttavia non spetterà alcun bonifico se nel nucleo familiare c’è già chi prende il bonus 150 euro ad altro titolo: dipendente, pensionato, autonomo senza partita iva, ecc.