Bonus 200 euro partita IVA: quali codici ATECO sono ammessi e chi resta escluso

Tra gli ammessi al bonus 200 euro rientrano anche gli agenti e rappresentanti di commercio con partita IVA?
2 anni fa
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Bonus 200 euro

Il bonus 200 euro spetta a molte categorie di lavoratori. Sembrerebbero però restarne fuori i titolari partita IVA produttori di reddito d’impresa. Tra i beneficiari, invece, i percettori di redditi lavoro autonomo (con o senza partita IVA).

Il punto apre la questione per molti contribuenti. Tra loro gli agenti e rappresentanti di commercio.  Questi rientrano tra i lavoratori autonomi o tra i titolari di redditi d’impresa?

Per rispondere al caso, è necessario richiamare chi sono i soggetti ammessi al bonus 200 euro.

Leggendo gli art. 31, 32 e 33 del decreto Aiuti (decreto – legge n. 50 del 2021), il sussidio spetta a:

  • lavoratori dipendenti (il bonus 200 euro busta paga è erogato direttamente dal datore di lavoro)
  • pensionati (con decorrenza pensione entro il 30 giugno 2022)
  • lavoratori autonomi (con e senza partita IVA)
  • disoccupati, percettori di NASPI e Dis-Coll
  • percettori reddito di cittadinanza
  • titolari di rapporti collaborazione coordinata continuativa
  • colf e badanti
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti
  • lavoratori dello spettacolo
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Bonus 200 euro partite IVA (e non)

Tra i beneficiari del bonus 200 euro, dunque, rientrano anche i lavoratori autonomi senza partita IVA. Si tratta dei c.d. lavoratori autonomi occasionali. Rientrano anche i lavoratori autonomi e liberi professionisti dotati di partita IVA. Per queste categorie, un decreto attuativo dovrà definire tempi e modalità di domanda/erogazione.

Da quanto emerge, dunque, il decreto Aiuti lascia fori i titolari di reddito d’impresa. Si pensi ad un soggetto con partita IVA con ditta individuale (negozio abbigliamento, negozio d articoli per la casa, ecc.).

In merito agli agenti e rappresentanti di commercio, ai fini fiscali essi sono considerati produttori di reddito d’impresa e non di lavoro autonomo. Quindi, sembrerebbe restino fuori dal bonus 200 euro.

Si spera che con il provvedimento attuativo o in fase di conversione in legge del decreto Aiuti, il legislatore inserisca tra i beneficiari del bonus 200 euro anche tutti coloro che hanno reddito d’impresa.

La finalità del sussidio è quella di dare sostegno contro il caro prezzi. E del caro prezzi ne risentono tutti, anche chi è agente di commercio o chi ha il negozio di abbigliamento.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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