Nessuno fa mai qualcosa con entusiasmo, a meno che non ne tragga qualche vantaggio, quindi paga in modo adeguato“, affermava Bruce Lee. Nessuno fa niente senza ottenere qualcosa in cambio. Una circostanza che si manifesta soprattutto in ambito lavorativo, dove ogni lavoratore ha diritto ad un corrispettivo economico per ogni ora dedicata all’attività. Tali soldi verranno poi utilizzati dal lavoratore per acquistare vari beni e servizi che, a loro volta, sono frutto del lavoro di altre persone. Un circolo vizioso che deve fare spesso i conti con delle situazioni di stallo.

Complice la crisi economica in atto, infatti, molte famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Ne consegue che minori sono le risorse finanziarie destinate all’acquisto di prodotti di vario genere. In tale ambito giungono in aiuto le agevolazioni messe in campo dal governo, come ad esempio il bonus 75%. Per beneficiare di tale opportunità, però, bisogna prestare attenzione alle modalità di pagamento. Pena la perdita stessa della misura. Ecco cosa fare.

Bonus barriere architettoniche: chi ne ha diritto

Le famiglie che desiderano svolgere degli interventi nel proprio immobile per eliminare le barriere architettoniche possono beneficiare di una detrazione fino al 75%. Entrando nei dettagli, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“Consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche)“.

Bonus 75%, guida al pagamento: tutti i dati da inserire per non perdere l’agevolazione

Per beneficiare del bonus barriere architettoniche bisogna rispettare le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate per quanto concerne i bonus edilizi. In particolare bisogna prestare attenzione alle modalità di pagamento, onde evitare di perdere il diritto all’agevolazione. Entrando nei dettagli bisogna optare per il cosiddetto bonifico parlante. Ovvero deve contenere tutta una serie di informazioni utili che attestano il pagamento per lo svolgimento di determinati lavori di riqualificazione energetica o ristrutturazione, per cui lo Stato ha previsto delle agevolazioni. Può essere effettuato sia online che in modalità cartaceo presso una banca o un ufficio postale. In ogni caso è necessario che vengano esplicitamente indicate la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del soggetto beneficiario del bonifico.