Il bonus acquisto casa spetta a chi firma il preliminare nel 2024 e fa il rogito nel 2025? Come canta Ghali: “Casa mia o casa tua, che differenza c’è? Non c’è. Ma qual è casa mia? Ma qual è casa tua? Ma qual è casa mia? Dal cielo è uguale, giuro”. 

La casa è per ognuno di noi un importante punto di riferimento. È il luogo in cui custodiamo i nostri beni, sia materiali che affettivi, più preziosi. Per questo motivo è più che normale avere il desiderio di avere un immobile proprio.

Quest’ultimo, però, non è gratuito. È necessario invece sborsare del denaro, di cui non sempre si dispone.

Bonus acquisto casa: spetta a chi firma il preliminare nel 2024 e il rogito nel 2025?

In tale ambito giungono in aiuto le banche e lo Stato che offrono la possibilità, rispettivamente, di accedere al mutuo e al bonus acquisto prima casa under 36. Ha diritto, infatti, a quest’ultima agevolazione chi non ha compiuto 36 anni nell’anno in cui stipulano l’atto di acquisto e che hanno un Isee dal valore pari a massimo 40 mila euro.

A proposito del bonus prima casa, è giunto in redazione il quesito di un nostro lettore che ci chiede:

“Buongiorno, mi chiamo Marco e ho 33 anni. Io e mia moglie, che ha 30 anni, abbiamo trovato una casa adatta alle nostre esigenze e saremmo seriamente intenzionati ad acquistarla. Gli attuali proprietari, però, non possono lasciare l’immobile prima del 2025 e per questo ci hanno proposto di firmare quest’anno il preliminare, per poi fare il rogito nel 2025. Vorremo quindi sapere se procedendo in questo modo potremo ugualmente usufruire del bonus acquisto prima casa oppure no. Grazie in anticipo per la risposta”.

Ancora un anno di vita per il bonus prima casa under 36

Grazie al decreto Milleproroghe 2024, ricordiamo, il governo ha esteso per l’anno in corso il cosiddetto Bonus prima casa.

Come riportato sul sito della Camera dei Deputati, tale agevolazione viene riconosciuta nel caso in cui entro il 2023:

“sia stato sottoscritto e registrato il contratto preliminare di acquisto della casa di abitazione, a condizione che l’atto definitivo, anche nei casi di trasferimento della proprietà da cooperative edilizie ai soci, sia stipulato entro il 31 dicembre 2024. Per gli atti definitivi di cui al comma 12-bis stipulati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024 e la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, agli acquirenti è attribuito un credito d’imposta di importo pari alle imposte corrisposte dagli stessi acquirenti in eccesso rispetto a quelle che sarebbero state dovute ai sensi del medesimo comma 12-bis. Il credito d’imposta è utilizzabile nell’anno 2025″.

La risposta al quesito del nostro lettore, pertanto, è negativa. Stando alle attuali disposizioni, infatti, il riconoscimento del bonus prima casa avviene a patto che il rogito venga effettuato entro il 31 dicembre 2024 e che, entro il 31 dicembre 2023, sia stato sottoscritto e registrato il preliminare di compravendita.

Nel 2025 sarà possibile beneficiare solamente del relativo credito d’imposta. Non si può escludere comunque la possibilità che il governo possa decidere con la prossima legge di Bilancio di prorogare ulteriormente tale agevolazione.