In Italia, il rapporto lavorativo tra dipendenti e datori di lavoro è regolato da vari contratti collettivi nazionali. Tra le varie disposizioni, una particolarmente rilevante è quella relativa alla “quattordicesima”, una gratifica che viene erogata ai lavoratori dipendenti di alcuni settori durante i mesi estivi, solitamente in giugno o luglio. Questa gratifica corrisponde al salario mensile e rappresenta un’importante aggiunta alla remunerazione ordinaria.
La quattordicesima è concepita come uno strumento per aumentare la disponibilità finanziaria dei dipendenti e pensionati in vista di periodi di maggiore spesa, come le vacanze estive o il periodo natalizio.

Per dipendenti e pensionati tempistiche diverse

Nonostante la sua utilità, questa gratifica non è garantita per legge a tutti i lavoratori, ma viene negoziata dai sindacati nei contratti di settore, rendendo gli importi e i periodi di pagamento variabili anche all’interno dello stesso settore o tra diverse aziende.

Per quanto riguarda i pensionati, la situazione è leggermente diversa. Anche loro ricevono una gratifica simile, denominata anch’essa quattordicesima (pensione), ma non si tratta di una mensilità aggiuntiva bensì di un’integrazione al loro assegno pensionistico di luglio (o dicembre). L’obiettivo è sostenere chi percepisce redditi più bassi, con una variazione dell’importo in base al reddito del beneficiario. A differenza dei dipendenti, per i pensionati esiste una normativa nazionale che stabilisce chiaramente gli importi e le date di erogazione di questa integrazione.

La quattordicesima dei pensionati

La quattordicesima per i pensionati varia considerevolmente. Per esempio, chi ha redditi tra 1,5 e 2 volte superiori alla pensione minima e ha maturato almeno 15 anni di contributi come dipendente, o 18 anni come lavoratore autonomo, riceve una somma di partenza di 336 euro. Questo importo può aumentare fino a un massimo di 655 euro per coloro che hanno un reddito fino a 1,5 volte la pensione minima e che hanno contribuito per oltre 25 anni se dipendenti, o 28 anni se autonomi.

La normativa nazionale specifica che la quattordicesima viene pagata a luglio per coloro che hanno i requisiti per la pensione completi entro il 31 luglio. Chi invece completa i requisiti nel corso dell’anno riceverà la gratifica a dicembre. Questo sistema è progettato per garantire che tutti i pensionati possano beneficiare di questa integrazione in modo equo e uniforme.

Quattordicesima: un vero bonus estivo

Le linee guida generali sono seguite da tutte le aziende che offrono la quattordicesima ai loro dipendenti. In questo modo si garantisce che l’importo sia erogato tra giugno e luglio e che corrisponda al salario di quel mese. Di conseguenza, i lavoratori vedono il loro stipendio raddoppiato proprio prima dell’estate, offrendo un significativo sollievo finanziario.

In conclusione, la quattordicesima sia per i dipendenti che per i pensionati rappresenta una misura di sostegno importante. Mirata a migliorare il benessere finanziario durante periodi di spese potenzialmente elevate. Mentre per i dipendenti essa è frutto di negoziazioni sindacali e varia a seconda del contratto applicato, per i pensionati è regolata da normative nazionali che assicurano un trattamento uniforme e giusto per tutti i beneficiari.

Riassumendo…

  • per i lavoratori dipendenti la quattordicesima è una gratifica estiva, pagata solitamente in giugno o luglio
  • corrisponde al salario mensile, migliorando la disponibilità finanziaria dei dipendenti.
  • non garantita per legge, è negoziata dai sindacati nei contratti di settore.
  • i pensionati ricevono, invece, per legge un’integrazione al loro assegno pensionistico di luglio o dicembre, non una mensilità extra.
  • l’importo per i pensionati varia in base al reddito e agli anni di contributi versati.
  • la quattordicesima per i pensionati è regolata da una normativa nazionale che stabilisce importi e date.