Con le consultazioni ancora in corso e il nuovo Governo che non ha, chiaramente, ancora nemmeno effettuato il giuramento, ragionare su quali saranno i provvedimenti inseriti in Manovra diventa un altalenare continuo fra ipotesi e semplici deduzioni. Con qualche iniziativa estemporanea che, di tanto in tanto, ravviva il fuoco del dibattito pubblico, colorando di nuove intuizioni e tesi più o meno realistiche il novero delle possibilità in vista della prossima finanziaria. Non è un caso che una sorta di pubblicità, legata proprio a un’agevolazione, abbia finito per rimbalzare sui social generando un dibattito anche interessante per certi versi.

Una ditta di Casoria, nel Napoletano, ha infatti lanciato una sorta di Bonus funerale. Ossia, a detta dell’impresa, una detrazione fiscale sulle spese necessarie per le esequie del caro deceduto.

Informazioni apparse per il momento su un cartellone pubblicitario ma che hanno immediatamente attirato l’attenzione, se non altro per le modalità di accesso all’agevolazione. Ossia con abbordabili limiti reddituali su base Isee.

L’iniziativa

Di bonus legati allo stato di reddito dei richiedenti se ne sono visti parecchi, e anche quelli svincolati dai parametri reddituali hanno detto la loro fin qui. Posto che quasi nessuna agevolazione di questo tipo possa realmente fare la differenza su spese ingenti, è chiaro che la possibilità di rientrare almeno parzialmente di una spesa in forma di detrazione fiscale finisce per interessare i contribuenti. Durante la pandemia sono stati vissuti momenti estremamente complicati, accresciuti dalla consapevolezza che la possibile perdita di un familiare sarebbe stata corredata dall’impossibilità di celebrare una funzione funebre. Addirittura, nella fase peggiore, persino l’ultimo saluto risultava difficile.

Ora, con una situazione non totalmente pre-pandemica ma più simile al concetto di normalità come lo si intendeva prima del Covid, tali misure drastiche rappresentano un ricordo. Ancora troppo vicino, però, per aver smesso di far male.

In questo momento storico,  anche le emergenze legate alla crisi energetica e a quella geopolitica hanno reso altrettanto complicato sostenere spese di portata elevata, incluse quelle di un funerale.

Bonus funerale o no?

Il cartello apparso a Casoria, alle porte di Napoli, ha precisato che il trattamento “favorevole” sarà applicato esclusivamente per coloro che potranno dimostrare effettive condizioni economiche di indigenza. O comunque abbastanza compromesse da non poter coprire per intero le spese per le esequie. Nello specifico, in una sorta di macabra promozione, la ditta ha specificato anche la soglia reddituale entro la quale sarà necessario rientrare per accedere al “Bonus funerale”, ovvero 30 mila euro. Da certificare, chiaramente, con il proprio indicatore Isee. Chiaramente non è mancata un po’ di scaramanzia (con tanto di corno anti-sfiga), se non altro legata allo slogan “Siamo vicini alle famiglie”. Tuttavia, al netto dell’eccentricità dell’annuncio e, sicuramente, delle buone intenzioni, è comunque opportuno precisare alcuni passaggi. Innanzitutto che non si tratta di un bonus di Stato, visto che un’agevolazione specifica in tal senso non figura.

La segnalazione

Ad annunciare una segnalazione all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato è stata l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori (Aduc). Il chiarimento è essenziale visto che, a leggerla in quel modo, l’agevolazione sembrerebbe a tutti gli effetti un aiuto di Stato. Tanto più che il cartello indicava chiaramente l’applicazione ai residenti di tutti i comuni. Difficile non notare qualche discrepanza. Più precisamente, infatti, lo sconto in fattura verrebbe applicato dalla ditta stessa. Una prassi legittima ma non per forza legata a bonus di Stato.