Grazie al bonus giovani imprese verranno riconosciuti 500 euro al mese per tre anni. Come canta Marco Masini con il brano Dentro di te fuori dal mondo: “Storie di giovani nelle città, angeli senza lavoro. Debiti, debiti con la realtà, cosa faremo io e te? E il mondo gira intorno al mondo degli affari”.

Il denaro non può garantire la serenità, ma indubbiamente aiuta. Per accedere ai vari beni e servizi, d’altronde, bisogna sborsare dei soldi. Quest’ultimi sono anche fondamentali per realizzare alcuni piccoli e grandi sogni, come ad esempio avviare un’attività in proprio.

In tale ambito giunge in aiuto il governo che mette a disposizione il cosiddetto bonus giovani imprese. Ecco in cosa consiste e chi ne ha diritto.

Decreto Coesione: importanti agevolazioni volte ad incentivare l’autoimprenditorialità giovanile

Grazie al nuovo decreto Coesione sono state introdotte delle agevolazioni volte ad incentivare l’autoimprenditorialità giovanile nell’ambito dei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Entrando nei dettagli, i disoccupati under 35 che decidono di avviare un’attività nel periodo compreso dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025 potranno usufruire dell’esenzione completa dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, ad eccezione dei premi e dei contributi INAIL.

La durata di tale sgravio contributivo è fissato a tre anni, a patto che siano assunti a tempo indeterminato dei dipendenti under 35 anni nel periodo prima citato, fermo restando un tetto massimo fissato a 800 euro mensili. Non si ha diritto a tale esenzione  per lavori domestici o apprendistati. Non può essere cumulata con altri sgravi contributivi, mentre è compatibile con la deduzione del costo del lavoro pari al 120% a favore di coloro che assumeranno nuovo personale.

Bonus giovani imprese: 500 euro al mese per tre anni!

Oltre alle agevolazioni prima citate, il Decreto Coesione introduce anche il bonus giovani imprese.

Entrando nei dettagli, stando a quanto si evince dall’articolo 21 del decreto legge numero 60 del 7 maggio 2024:

“Le imprese avviate dai soggetti di cui al comma 1, nei limiti della spesa autorizzata a tal fine ai sensi del comma 7, possono richiedere all’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) un contributo per l’attività pari a 500 euro mensili per la durata massima di tre anni e comunque non oltre il 31 dicembre 2028. Il contributo di cui al presente comma è erogato dall’INPS anticipatamente per il numero di mesi interessati allo svolgimento dell’attività imprenditoriale e liquidato annualmente in forma anticipata”.

Tale contributo, come sottolineato, non concorre alla formazione del reddito. Per conoscere i criteri e le modalità di accesso, comunque, si attende l’emanazione di un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato di concerto con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, il Ministro delle imprese e del made in Italy e il Ministro dell’economia e delle finanze. I contributi saranno in ogni caso erogati tenendo conto dei limiti di spesa autorizzata, ovvero:

  • 1,8 milioni di euro per il 2024;
  • 14,1 milioni di euro per il 2025;
  • 21 milioni di euro per il 2026;
  • 19,2 milioni di euro per il 2027;
  • 6,9 milioni di euro per l’anno 2028.